Buongiorno e buon lunedì a tutti!
Oggi parliamo di una tematica diversa e interessante (o almeno, lo spero! :)).
Cosa significa divulgare e chi sono i divulgatori che tutti conosciamo
Se cerchiamo sul vocabolario Treccani online, troveremo questo come significato della parola divulgare : “1. Rendere noto a tutti o a molti, diffondere: d. un segreto; d. una notizia, ecc., anche per mezzo della stampa e degli altri canali d’informazione. Come intr. pron., diffondersi, divenire largamente noto […] 2. Rendere accessibili a un più vasto pubblico, per mezzo di un’esposizione semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche”.
Stephen Hawking; Margherita Hack; Piergiorgio Odiffredi; Piero Angela; Alberto Angela (qui so di essermi aggiudicata l’attenzione di tutte le Angelers).
In modi diversi, con varia fortuna e consensi, tutti i personaggi che ho nominato hanno fatto un grande lavoro per far uscire nozioni e termini riservati a pochi e renderli appannaggio del vasto pubblico ( = in parole povere, noi).
Matematica, astrofisica, cosmologia e chi più ne ha più ne metta, non sono propriamente oggetto di chiacchiere da bar, di solito.
Penso che non ci sia merito più grande, per uno studioso, di mettere a parte le persone comuni delle meraviglie della sua materia, farle uscire dalle porte del laboratorio da cui non sarebbero mai uscite, se non fosse stato per lui/lei.
Non tutti la pensano così, però: per alcuni, il fatto di spiegare a molti ciò che per loro dovrebbe restare nella loro ristretta cerchia è di per sé un affronto, che li renderebbe professionisti meno capaci agli occhi di chi li segue.
Molti pensano che la conoscenza, soprattutto se parliamo di materie complesse, tecniche, poco intuitive, debba restare lassù, su un gradino superiore, ammantando di luce e di prestigio il suo custode, che dovrebbe difenderla dal resto del mondo.
Perché voglio essere una divulgatrice
Tornando sulla Terra, sappiamo tutti che funziona così anche tra molte categorie professionali.
Io, nel mio piccolo, voglio essere una divulgatrice e penso che ognuno di noi possa esserlo, se vuole, nel suo campo. Voglio far scendere una materia che può migliorare la vita di tante persone dal posto in cui è relegata: me la immagino come un piccolo scrigno impolverato e pieno di ragnatele, le togliamo insieme?
Un annuncio un po’ in sordina (sennò mi emoziono troppo)
Ed è qui che, con molta nonchalance, vi faccio un piccolo annuncio.
C’è chi ha creduto in me e che condivide l’idea di divulgare, per aiutare le persone nella loro vita e professione: l’8 maggio uscirà il mio e-book per Zandegù, in cui spiegheremo quali sono gli strumenti finanziari che non potete non conoscere, quali sono i concetti di base da sapere per investire al meglio, quali sono le emozioni che possono farvi lo sgambetto con i vostri soldi e tante altre cose che ruotano intorno all’educazione finanziaria.
Io non sto più nella pelle…;)
Suggerimento di lettura: “I soldi non crescono sugli alberi“, scritto da me ed edito da Zandegù, perché migliorando il rapporto con i propri soldi e le conoscenze che ruotano intorno a questo mondo potremmo ritrovarci con del carburante per i nostri sogni nel cassetto.
Ultima modifica il 19/11/2019