Buongiorno!
Oggi vorrei consigliarvi quattro letture a cui accostarvi con la giusta voglia di provare inquietudine.
A seconda del romanzo, sarà più strisciante o più pervasiva.
Buona lettura 🙂
“Offerte sacrificali” di Robert Marasco
“Quando la presenza del suo incubo si era fatta intollerabile, Ben aveva abbandonato il coltello tra i cespugli, il falcetto e le cesoie da qualche parte vicino al sentiero, e si era incamminato verso la Camaro parcheggiata all’ombra. Lentamente e senza guardarsi indietro, come se alle sue spalle non ci fosse nulla.”(tratto da “Offerte sacrificali”, Robert Marasco, trad. di Christian Pastore, prefazione di Antonella Lattanzi, Sperling & Kupfer, 2022, pag.180)
Potrebbe bastarvi sapere che questo romanzo fa per voi se avete amato “Shining” di Stephen King e “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson.
Ma vorrei anche dirvi che sì, è possibile farsi ancora stupire dalla storia di una casa infestata, facendovi sentire come se fosse la prima volta che ne leggete una.
Robert Marasco è capace di seminare il terrore nella nostra mente attraverso piccoli, sapienti tocchi: qualcosa non va, nell’annuncio della casa dei fratelli Allardyce. Le condizioni per averla sono davvero troppo convenienti. Ma la famiglia Rolfe, composta da madre, padre e figlioletto, non ne può davvero più dell’asfissiante caldo cittadino.
Eppure, quando si renderanno conto che il prezzo da pagare è molto alto potrebbe essere ormai troppo tardi.
“Inseguendo l’uomo nero” di Richard Chizmar
“In quel momento, seduto da solo nella mia macchina, con il cuore che doleva e le lacrime improvvise che mi pungevano gli occhi, avrei dato qualsiasi cosa per tornare indietro nel tempo ed essere di nuovo quel pazzo adolescente che camminava lungo Hanson Road con la slitta di plastica infilata sotto il braccio, i vestiti inzuppati, il cuore gonfio, la testa che girava, una cioccolata calda che mi aspettava sul tavolo della cucina, insieme ai vestiti asciutti e all’abbraccio di mia madre sorridente, l’odore del dopobarba di mio padre e la sensazione di carta vetrata dei calli sulle sue mani mentre passava e mi stringeva il collo, la dolce saggezza della sua voce.”(tratto da “Inseguendo l’uomo nero”, Richard Chizmar, trad. di Luca Briasco, Sperling & Kupfer, 2022, pag.236)
Richard Chizmar torna nella città in cui è cresciuto da neolaureato in procinto di sposarsi, con tutta l’intenzione di dedicare del tempo alla propria carriera letteraria. Qui le persone si conoscono, il clima è sereno; chi avrebbe potuto immaginare che la tranquilla Edgewood sarebbe stata teatro delle morti sconvolgenti di alcune giovani ragazze?
C’è forse un serial killer a piede libero?
Questo romanzo sfugge alle etichette di genere letterario: è sorprendentemente in bilico tra true crime e autofiction.
Ha in sé anche una vibrante nostalgia dell’adolescenza, come stagione in cui i nostri genitori erano giovani e l’avvenire ancora tutto da scrivere.
“Rouge”di Mona Awad
“I gemelli hanno guardato la donna in rosso. Hanno scrollato la testa dietro ai veli. La donna in rosso mi è parsa accigliata, benché il suo volto non si sia mosso di un millimetro. Interessante. Be’, Figlia, credo scoprirai che in verità non vale la pena ricordarsi di certi volti e luoghi. Magari lo stai scoprendo proprio durante il tuo Viaggio di Bellezza.Però in effetti mi sembra di essere un po’ scombussolata, ho spiegato. Per esempio, ho dimenticato che non so nuotare, che ci crediate o meno. Per poco non sono annegata.“(tratto da “Rouge”, Mona Awad, trad. di Milena Sanfilippo, Fandango Libri, 2024, pag. 223)
Un libro sulla bellezza e su quanto le chiediamo, su cosa faccia alle donne e alla loro amicizia; un libro sull’amore e sul rapporto tra madre e figlia.
Un’indagine sull’invidia e sul rapporto con sé stessi, con tocchi da fiaba nera. Un libro ricco di immagini pregnanti e bellissime, con molti livelli di lettura.
Ho ammirato la perfetta unione tra calore, emozioni e satira cinica.
“Luminosa”di Jessie Gaynor
“La vera Jane aveva ventinove anni, novantasettemila dollari di debito sanitario, una capacità senza limiti di toppare al primo appuntamento e un disagio talmente profondo da far venire il dubbio che potesse semplicemente essere congenito. Ultimamente era sempre più preoccupata per la sua carriera e per il suo futuro – che non le sembravano più seccature marginali come prima.”(tratto da “Luminosa”, Jessie Gaynor, trad. di Emilia Benghi, 66thand2nd, 2024, pag.9)
Cosa cela davvero la ricerca di una pelle luminosa?
Qual è il legame tra bellezza e spiritualità e quanto può diventare oscuro? In questo romanzo, una giovane donna in cerca di un lavoro che la renda la versione migliore di sé stessa incontra Cass, una beauty influencer che si nutre solo di zucchine e passa la propria vita tra aforismi motivazionali e il tentativo di portare la propria filosofia di vita a un pubblico più ampio.
Il bello di questo romanzo profondamente attuale sta anche nella sua protagonista: non certo un personaggio privo di ombre, nei cui panni potremmo trovarci davvero a disagio.
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