Buongiorno e buon lunedì a tutti!
Oggi, per le Interviste per ampliare gli orizzonti, sono lieta di ospitare non una, non due…insomma, ben quattro libere professioniste con i fiocchi!
Loro sono Anna, Ale, Paola e Greta, in arte le Organizzatessen: ci conosciamo ormai da un annetto e abbiamo in comune visione e valori del nostro lavoro.
Ricordo il primo caffé che ci siamo prese a Milano: abbiamo iniziato a parlare e non la finivamo più, tra riferimenti comuni, voglia di scoprire di più, meraviglia per tutte le cose che condividevamo già a distanza senza saperlo.
E poi, ancora, un incontro a Torino, al Museo del risparmio. La distanza non ci frena e le nostre chiacchierate continuano anche su Skype o al telefono.
Come evoca il loro nome, sono delle Professional Organizer: un mestiere tutto nuovo per aiutare in qualcosa di molto importante.
Lo scoprirete meglio tra pochissimo, via con l’intervista!
Ragazze, raccontateci un po’: chi è e cosa fa un Professional Organizer?
Il Professional Organizer è un consulente che aiuta le persone ad organizzarsi meglio a casa e sul lavoro, perché oggi, forse più di prima, casa e lavoro sono vasi molto comunicanti. I nostri ambiti di intervento principali sono lo spazio e il tempo, ovvero il riordino e la riorganizzazione degli spazi in cui viviamo e lavoriamo. Questo in casa significa “largo alla semplificazione”: via il superfluo con un bel decluttering, armadi da urlo in modo da potersi vestire in dieci minuti, in cucina via tutta la roba scaduta dalla dispensa e i vari doppioni o triploni che abbiamo nei cassetti, per cercare di avere tutto il più possibile a portata di mano. L’obiettivo è rendersi la vita facile, crearsi intorno un ambiente armonioso, curato e funzionale che ci infonda gioia e serenità invece di avere accumuli di cianfrusaglie inutili che vampirizzano la nostra energia. Stop anche agli acquisti compulsivi!
Idem per l’ufficio: è fondamentale avere scrivanie che siano un po’ come cabine di comando di un aereo, dove si trova tutto senza impazzire e senza perdere tempo prezioso. Cosa valida ovviamente anche per il desktop del pc e per gli archivi, sia cartacei che digitali, che devono essere impostati per facilitare la ricerca e i criteri condivisi fra gli utilizzatori.
Così come bisogna imparare a:
-non farsi sommergere dalle e-mail, evitando di trasformare l’uso in abuso, utilizzando piuttosto strumenti alternativi;
-fare meno riunioni e farle meglio;
-impostare un flusso di lavoro scorrevole e senza intoppi grazie a una pianificazione flessibile e leggera.
Insomma: lavorare meno per lavorare meglio. Si tratta di cambiare mentalità, di dire basta al lavoro in emergenza, ma di cominciare a pensarci prima, a giocare d’anticipo cercando anche di immaginare gli imprevisti e le loro possibili soluzioni.
Ma è fantastico! Tutti ne avremmo bisogno, chi più chi meno, ma è da poco che si sente parlare di Professional Organizer! È una professione nuova?
In Inghilterra e in America esiste da decenni, qui in Italia è arrivata 8 anni fa e abbiamo un’associazione professionale di cui tutte e quattro facciamo parte, che si chiama APOI: siamo circa 90 in tutta Italia. Sicuramente è una professione pionieristica, che va incontro a una necessità nuova delle persone e delle aziende, che è quella di imparare a gestire la complessità. Le vite delle persone e le attività delle aziende stanno infatti diventando molto più complesse di prima: l’organizzazione è una competenza trasversale, cruciale per mantenere alte produttività e soddisfazione personale stando alla larga da stress e pericoli di burn out, un rischio reale per i fan della iper-produttività ed efficienza.
Chi sono i vostri clienti, quali tipologie di persone si rivolgono di più a voi?
Sul versante produttività e gestione del tempo, in media i nostri clienti sono professionisti che vedono crescere le sfide lavorative e fanno fatica a stare dietro a tutto: il mercato è sempre più competitivo, l’asticella della performance è costantemente in salita, la tecnologia ci aiuta da una parte ma dall’altra ci impone ritmi vorticosi. In più, ci sono i vari ruoli che tutti noi ricopriamo oltre a quello professionale: c’è la famiglia, ci sono gli amici, lo sport, le vacanze, gli interessi personali, tutti da far stare nella stessa barca. Comincia a essere molto faticoso: anche solo vent’anni fa la vita era molto più semplice.
Per gli interventi domestici, invece, i nostri clienti sono persone che per i più svariati motivi (soprattutto per mancanza di tempo) si ritrovano con case pienissime di oggetti, libri, abiti e che sentono la necessità di liberarsi dal superfluo per riguadagnare spazio e tempo libero. Sono persone che, a volte anche inconsapevolmente, stanno attraversando un momento di cambiamento e vogliono cercare di alleggerirsi, di ritrovarsi perché sono immersi nel “tutto-troppo-sempre”. Vogliono cambiare marcia e abitudini, ma si accorgono che farcela da soli è difficile. È un momento delicato in cui il supporto di un Professional Organizer fa davvero la differenza e aiuta moltissimo a cambiare stile di vita: togliendo il superfluo, ti rimangono più soldi e più energie.
Mi sembra, da quello che mi raccontate, che ricorrere a voi sia un vero e proprio investimento!
Eh già, è proprio così, perché per guadagnare tempo all’inizio bisogna “perdere” tempo, ovvero bisogna fermarsi a pensare, a definire i propri obiettivi e desideri e a capire quali sono le strategie migliori per raggiungerli. È un investimento su se stessi che aiuta a fare progetti e poi metterli in pratica, invece di lasciarli ammuffire nei cassetti.
So che fate anche corsi e che vi occupate di formazione aziendale. Avete voglia di raccontarci qualcosa di più? Sono curiosa di capire meglio cosa fate anche in un ambito nuovo come quello aziendale!
Nell’ambito corsi, abbiamo creato M’Organa, che teniamo a Milano tutti i lunedì sera a rotazione continua, dedicato a 5 temi fondamentali: lo spazio, il tempo, la cucina, il flusso di lavoro e i soldi. L’importanza di tenere sotto controllo il budget familiare o individuale, nell’ambito della tematica “soldi”, è un tema a cui teniamo molto perché qui in Italia e soprattutto fra le donne manca la cultura della gestione del denaro, che noi vorremmo invece contribuire a diffondere. M’Organa è un corso pratico in cui affrontiamo questi temi coinvolgendo le persone con giochi ed esercizi: c’è anche la teoria, ma come ci dicono tutti i partecipanti sono 2 ore che passano veloci e in cui ci si diverte. Per chi vuole saperne di più, la prossima edizione parte ad ottobre e qui ci sono tutti i dettagli.
In più, abbiamo una formazione appositamente studiata per le aziende, focalizzata sui temi chiave che sono: l’organizzazione dello spazio di lavoro, la gestione del tempo, l’uso efficace della mail, l’impostazione degli archivi, la pianificazione leggera, l’ottimizzazione del flusso di lavoro e la conduzione delle riunioni. Importantissimo adesso è anche il tema dello smart working, in italiano “lavoro agile”. Si tratta di una nuova modalità di lavoro che prevede l’acquisizione di una mentalità molto diversa da quella tradizionale: richiede, infatti, di accrescere la capacità di fare attenzione, di sapersi concentrare e di gestirsi in autonomia. Per cambiare il modo di lavorare è necessario innanzitutto cambiare la propria mente e le proprie abitudini: una vera sfida! A questo si deve unire una buona capacità di pianificazione e di utilizzo dei nuovo strumenti tecnologici. Per questo il nostro percorso dura 2 mesi: ci vuole tempo per definire gli obiettivi, metabolizzare le nuove proposte, rivedere gli schemi lavorativi in uso, provare a cambiare quello che non funziona e verificare se le nuove soluzioni portano i risultati desiderati. Il percorso prevede sia la teoria, che si affronta in gruppo condividendo le proprie esperienze e sviluppando ascolto attivo, sia consulenze individuali dove si possono affrontare problemi specifici con soluzioni pensate su misura. Chi vuole saperne di più può trovare tutte le info qui.
Se ci pensate bene, lavoro e vita privata sono così intrecciati che tutto quello che si apprende nel primo è subito trasferibile nella seconda: sono proprio vasi comunicanti, i principi di base sono gli stessi. L’esigenza di semplificazione o anche il minimalismo, se si vuole, sono ormai degli strumenti di sopravvivenza, ma anche di tensione verso la bellezza, un po’ come nel design, dove rimuovere il superfluo aiuta a focalizzarsi su cosa conta davvero e il risultato è eccellente e di lunga durata.
Qual è il vostro rapporto con la lettura, cosa rappresenta per voi? Quali sono i vostri generi e autori preferiti?
Ale
Con la lettura ho una relazione scostante. Ci sono periodi totalizzanti di immersione e altri di vergognoso distacco ed è difficile equilibrare questo rapporto. Nel periodo di accumulo di “cose da leggere” alimento la lista su una bacheca Trello dedicata. In generale spazio tra due generi: le scrittrici sudamericane e i Noir di ambientazione nordeuropea.
Greta
La lettura è una parte fondamentale della mia vita, mi piace leggere fin da quando sono piccola e non credo riuscirei a farne a meno, anche se ovviamente ci sono periodi in cui leggo di più e periodi in cui leggo di meno. La lettura può rappresentare cose diverse a seconda del tipo di libro che scelgo: un modo per imparare cose nuove, un momento di relax per rallentare dalla vita di tutti i giorni… In ogni caso, la lettura rappresenta soprattutto un modo per andare oltre me stessa, aprirmi al nuovo, provare nuove emozioni in una scoperta continua e costante.
Ho sempre letto soprattutto romanzi, negli ultimi tempi sto iniziando a leggere anche manuali e saggi di argomenti di mio interesse per approfondire alcune tematiche.
Anna
Cos’è per me la lettura? Una totale e magnifica dipendenza. Sono stata una grande lettrice in passato, ma adesso per le troppe cose da fare non riesco a leggere più di 15 /20 libri l’anno. Da sempre leggere è in cima alla mia personale top ten.
Il mio grande amore è Steinbeck. Furore, Pian della Tortilla, L’inverno del nostro scontento, La valle dell’Eden… tutti capolavori. È il mio autore preferito da quando avevo 18 anni e continuo a rileggerlo, lo trovo di una contemporaneità spiazzante. Mi piace la sua simpatia per i diseredati, per gli ultimi, l’umorismo sottile e pervasivo, la poetica della vita quotidiana, l’amore per la natura, la prosa asciutta e precisa, l’esattezza dei dettagli. È uno dei miei migliori amici e il suo sguardo ha contagiato il mio. Vedo il mondo coi suoi occhi.
E poi Tolstoj, Flaubert e Garcia Marquez. Ho letto Cent’anni di solitudine varie volte e non credo di averlo ancora capito. Ogni tanto però ne leggo dei pezzi perché mi piace arrotolarmi in quelle storie circolari e senza tempo e spero sempre di incontrare qualcuno che somigli anche vagamente al colonnello Aureliano Buendia.
Fra i contemporanei amo tantissimo Carrère, e Limonov è uno dei miei libri prediletti. Da qualche anno ho una vera passione per i fumetti di Zero Calcare. Lo trovo strepitoso, e quando sono di cattivo umore o ascolto Radio Deejay o leggo L’armadillo.
La mia vacanza preferita è leggere un bel libro. È il viaggio più bello che possa immaginare, e spesso mi ricordo i posti in cui sono stata associandoli ai libri che stavo leggendo, Parigi – Guerra e Pace, Amburgo – Cronaca di una morte annunciata, Matera – Viaggio al termine della notte.
Leggere è un modo per vivere mille vite, per allargare il mondo, e in fondo, da professional organizer, posso dire che è la migliore tecnica per espandere il tempo e lo spazio!
Paola
Adoro leggere, cerco sempre di ritagliarmi almeno 10 minuti ogni giorno per immergermi in un libro. Sono spesso in giro e, per quanto ami la carta e il suo profumo, mi sono convertita agli ebook e agli audiolibri, praticissimi soprattutto perché viaggio sempre con un bagaglio essenziale. Non ho un genere preferito, sono onnivora e vado a periodi. Ho liste infinite di libri consigliati, copertine intraviste e fotografate di sfuggita nelle librerie, così a seconda della voglia del momento attingo al mio calderone e parto con la lettura. Anche se a volte scegliere è difficilissimo!
Conoscevate già il lavoro del Professional organizer?
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, e se le Organizzatessen vi hanno colpito, potete approfondire la loro conoscenza sul loro sito nuovo fiammante, sulla loro pagina Facebook e sul loro profilo Instagram!
Ultima modifica il 13/12/2019