Buongiorno a tutti!
Non pensate che dovremmo ricercare relazioni migliori non solo in amicizia e amore, ma anche con i professionisti che si devono occupare di noi?
Questo perché non siamo tutti uguali, il carattere di qualcuno si “incastra” meglio con quello di qualcun’altro, proprio come ci dimostrano i film d’amore di Hollywood in cui l’eroina passa una vita di malinconie e pianti al fianco dell’uomo sbagliato, chiedendosi “Ma cosa c’è che non va in me?”, finchè non viene mollata e incontra un manzo che la fa ricredere perché ci va perfettamente d’accordo (oltre ad essere manzo, il che non guasta). Spoiler, visto che sarà un post personale: sono un’estimatrice di questi film, anche dei più banali e trash del genere.
Ma non perdiamoci in chiacchiere, questo è un post leggero ma serio! Quello che voglio dire è che, non solo in amore ma anche professionalmente, c’è qualcuno per ognuno di noi. Vorrei svelarvi qualcosa in più, delle mie caratteristiche e di come sono fatta io, professionalmente ma anche privatamente: perché chi siamo si riverbera in come lavoriamo, le nostre passioni ci nutrono e ci rendono diversi e migliori, e quindi voglio darvi qualche elemento in più per “esaminarmi” e capire se la relazione lavorativa potrebbe essere piacevole per entrambi. In questo lunghissimo preambolo c’era già qualcosa in più di me, ma ora partiamo, iniziamo!
Come si può intuire dall’accenno ai film fatto sopra (o forse pensavate stessi scherzando :P) sono una grande appassionata di storie, fruite in diversi modi, ma soprattutto sotto forma di libri, film e serie tv.
Per quanto riguarda le serie tv, se avete amato Penny Dreadful: parliamone, per favore. Scrivetemi e parliamone :P.
Per quanto riguarda i film: posso spaziare dalle commedie romantiche (Hugh Grant, I LOVE YOU!) ai drammoni agli horror.
Sono una lettrice indefessa da quando ero alta così (so che non potete vedere la misura, ma vi assicuro che ho indicato un esserino molto basso) e venivo portata in biblioteca da mio papà, a prendere in prestito tre libri che puntualmente la domenica avevo già finito.
Ho un elenco che tiene traccia di tutti i libri letti da quando ho iniziato a poter leggere e sta per toccare quota 800 unità.
Leggere mi ha sempre dato un’emozione positiva, tanto quando lo facevo per evadere quanto adesso che lo faccio per trovare risposte e conferme alla vita che sto scegliendo. In casa io e l’Ing. abbiamo delle librerie alte e piene, ma un angolo è sempre dedicato ai libri della biblioteca: altrimenti il mio vizio non sarebbe sostenibile economicamente! Anche quest’anno sono stata, come penso da più di vent’anni a questa parte (spoiler: ne ho 29!) al Salone del libro della mia città, Torino.
Se volete sapere qualcosa in più dei miei gusti di lettura, scrivetemi qui o sulla mia pagina Facebook e sarò felice di condividerli con voi.
Posso però dirvi che ho tanti autori che ho amato alla follia, da Eugenides a Saramago, dalla Lackberg a Roth (Philip).
Anche voi credete che Stephen King sia un genio assoluto? Anche voi amate il genere horror? Beh, secondo me andremmo d’accordo anche lavorativamente parlando.
Cosa volevo dimostrarvi con questo? Che credo che se anche voi amate la lettura nel modo viscerale in cui la amo io, il nostro sarà un bellissimo rapporto professionale. Questo perché chi ama tanto la lettura ha spesso un animo simile. Caratteri diversi, magari, ma animi simili.
Non è vero in assoluto, ma spesso chi ama leggere è abituato ad ascoltare, tanto delle storie scritte quanto la persona che ha davanti.
Chi ama leggere è abituato a coltivare il dialogo, oltre che l’ascolto: come quello che gli hanno insegnato i libri che ha letto.
Chi ama leggere è spesso abituato a guardarsi dentro e a guardare dentro agli altri, immedesimandosi come con un personaggio di un libro in carne ed ossa.
Suggerimento di lettura: “Pastorale americana” di Philip Roth, perché ci sono dei libri che leggi e sai già che non scorderai più, e questo per me è uno di quelli.
Ultima modifica il 24/10/2019