Buongiorno e buon martedì a tutti!
L’articolo di oggi arriva in seguito ad una riflessione che ho avviato da un po’.
È qualcosa di impalpabile, che ha a che fare con due variabili ed un risultato: il tempo, la curiosità e una rete di collegamenti personale.
Ora mi spiego meglio: queste tre variabili accomunano, nella loro mancanza, la difficoltà di diventare un lettore forte e di imparare una materia nuova.
Il tempo di girovagare
Mi sono resa conto con chiarezza solo da poco quanto la mia mente, dopo giornate con appuntamenti serrati e senza tempi morti, abbia bisogno di girovagare.
Significa che non ho voglia di lavorare? In realtà, no: significa che ho bisogno di tempo senza un’etichetta, qualche ora in cui poter fare quello che mi va.
Che sia, in quel momento, cucinare, passeggiare, leggere o chiacchierare, l’importante è che possa passare quel tempo concentrata su quello che sto facendo, ossigenando i pensieri, senza dovermi preoccupare del tempo che scorre.
E se siamo iperconessi e iperproduttivi sempre, dove finisce quel tempo?
Quel tempo che, più che morto, è assai vivo, rischiamo di non concedercelo per attività che per loro natura lo necessitano, in modo costante e reiterato.
Un esempio?
Per imparare cose nuove serve del tempo per leggere, confrontare, ritornare sul punto, sottolineare, cambiare rotta, approfondire.
Ieri sono stata invitata a parlare alla Rete al femminile di Cuneo di consapevolezza finanziaria: come ho raccontato alle ragazze, fino a fine dicembre avrò ancora questa veste ma da inizio 2020 cambierà, come ho già avuto modo di anticipare anche a voi.
Per questo, mi ha fatto doppiamente piacere parlare di tematiche di educazione finanziaria, finanza personale e comportamentale.
Abbiamo chiacchierato degli ostacoli concettuali, terminologici ed emotivi che le ragazze avevano incontrato fino a quel momento quando si trattava di occuparsi dei propri soldi: nel corso di tutto l’incontro ho consigliato quante più risorse online e quanti più libri potevo, cercando di creare un terreno fertile, con una prima infarinatura, per imparare strumenti nuovi.
Il fatto è questo: per me un bravo insegnante deve fornire una rotta e dare quanti più stimoli possibili, e starà poi all’allievo andare a ripescarsi tutte le cose menzionate per iniziare il cammino di approfondimento, e per farlo ci andrà del tempo.
Come tante cose impalpabili, quel tempo è vitale, senza che però ci sembri necessario, ed è per questo che finiamo a volte per farci lo sgambetto da soli.
Eppure non ce ne sarebbe proprio motivo, come dice anche Matt Haig nel suo libro “Vita su un pianeta nervoso”:
Il fatto è che di tempo dovremmo averne più che mai. Pensateci. […] Le email sono più veloci delle lettere. Le stufe elettriche sono più rapide dei fuochi nei caminetti. Il bucato in lavatrice è più veloce di quello fatto a mano, nella vasca o al fiume. […] Abbiamo dispositivi tecnologici che ci permettono di risparmiare tempo e fatica […]. Eppure, per gran parte della nostra vita ci sembra di non avere mai tempo per niente.
(tratto da “Vita su un pianeta nervoso” di Matt Haig, Edizioni e/o, 2019, traduzione di Silvia Castoldi, pag.107-108)
E qui veniamo alla seconda variabile.
La curiosità da mantenere viva
Meno sembra di avere tempo, più ci si sente stanchi e svogliati, più inizia a sembrarci di non avere più curiosità verso nulla.
E senza curiosità, spesso, non c’è soddisfazione: non per niente si dice “soddisfare una curiosità”.
Curiosità e tempo sono variabili legate l’una all’altra: senza la calma e la pace che ci dà solo del tempo preso per noi e per fare le nostre scoperte, dopo un po’, la curiosità già avvizzita si spegne e ci sentiremo sempre più apatici.
Abbiamo parlato di imparare una materia nuova: ma anche per diventare un lettore “forte”, per cui cioè leggere sia ormai diventato un bisogno ineliminabile, servono le stesse variabili.
Il tempo per perdersi: che sia in libreria o in biblioteca, con capatine costanti, ogni volta più proficue e più abituate a sapere ciò che cerchiamo e vogliamo.
Dove prima c’erano una miriade di tomi indistinti, a lungo andare inizieremo a vedere apparizioni sempre meno fugaci e sempre più evidenti di libri che chiamano proprio noi.
Perché?
Veniamo al risultato finale.
Collegare
Provate a pensare ad un tema che vi appassioni: può essere un evento storico, una moda, un genere letterario, le serie tv, qualsiasi cosa.
E adesso pensate a quanto vi sia diventato facile, dopo anni di ricerche, approfondimenti, notizie lette al volo, creare collegamenti tra le informazioni.
Vi siete costruiti un intero bagaglio in cui riuscite a muovervi con agio e che arricchite ed implementate di continuo.
Diventare un lettore che sa cosa vuole leggere e che ne sente il bisogno crea lo stesso meccanismo: entrerete nella libreria o nella biblioteca in cui ci siamo fermati prima, e molti libri saranno per voi visibili come se vi si fosse accesa di fianco una lampadina.
I titoli e le copertine vi parleranno, e quando approfondirete, correndo a leggere trama e autore, avrete la conferma di aver trovato un altro tassello di quell’immenso reticolo di libri che costituisce la vostra memoria interna di lettori.
La stessa cosa succede quando dovete approcciarvi ad una materia, magari non proprio gradita, magari ostica, come dicevo appunto ieri in Rete al femminile di Cuneo, e a mano a mano la familiarità vi aiuterà a costruirvi rimandi e un bagaglio di base con cui poter affrontare le cose.
Per questo nei nuovi percorsi tra letteratura e filosofia che sto preparando ci sarà sempre una parte di approfondimento culturale del tema centrale: fornirò una bibliografia, in modo da poter continuare da soli anche quando il lavoro insieme sarà finito e per non interrompere la catena della curiosità che, una volta messa in moto, gradisce cibo sempre nuovo.
Suggerimento di lettura: “Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio” di Lewis Carroll, per ricordarsi che perdersi può far scoprire mondi nuovi di cui non sospettavamo l’esistenza.
Ti piacerebbe entrare sempre di più in questa visione di libri e film come porte d’ingresso per le tue riflessioni, con letture tematiche?
Ti lascio un regalo.
Si tratta di un pdf in cui troverai un cambio di prospettiva alla ricerca di un modo differente per scegliere il libro giusto per te. Ti porto un assaggio della visione che sperimentiamo nei miei percorsi tra letteratura e filosofia.
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