Buongiorno!
Due cose mi hanno sempre fatto paura più di ogni altra.
Seguitemi: ve le racconto.
Le mie paure – e le tue?
La prima è l’idea di doversi adattare a vivere in un ambiente conformista, in cui seguire l’opinione della maggioranza, attorniati da slogan urlati, dalla visione della pancia giustificata dal “Dico le cose come stanno”, senza gentilezza e grazia e umanità, senza il guizzo della curiosità, dell’approfondimento delle cose, del chiedersi cosa davvero ne penso IO.
Distopia?
Non credo proprio, penso piuttosto appartenga a molti luoghi della nostra società.
La seconda, a questa strettamente collegata, era di svegliarmi un giorno sentendo che, senza nemmeno accorgermene, avevo messo da parte tutto ciò che volevo, in cui credevo, per cui vivevo, per paura o per routine.
Quel qualcosa che per me è rappresentato dalle storie, dall’arte, dalla lettura.
Oggi mi sveglio e sento che, al di là di giornate no, oltre momenti bellissimi, quindi al di là delle fluttuazioni che appartengono alla vita, così non è stato, e solo una manciata di anni fa non avrei potuto dire lo stesso.
I miei percorsi individuali fanno parte di questa visione e vogliono portarvi un condensato della vitalità a cui può portare la storia giusta al momento giusto, insieme al lavoro comune sulla consapevolezza del cammino da lettore o da lettrice che vi appartiene in esclusiva. Ve ne parlo meglio al fondo di questo articolo.
Non aspettare che ti diano il permesso di leggere
…perché, semplicemente, nessuno lo farà.
Magari sei una persona introversa e riflessiva, curiosa e amante del silenzio.
Ti senti sempre alla ricerca, come se non arrivassi mai ad un punto fermo: senza parlare di estremi, hai mai pensato che, semplicemente, questa tua curiosità e voglia di sapere vada valorizzata, inseguita, dandole nutrimento?
Spesso, da adulti, perdiamo quella capacità di fare con spontaneità e senza sensi di colpa ciò che ci piace.
Leggere è un’attività solitaria, senza un fine o un esito immediato.
Eppure può aprirti agli altri e cambiare la qualità della tua vita: se cerchi legittimazione per farlo, nei miei percorsi la troverai.
Si può imparare a leggere, si può imparare a cercare nei libri ciò che ci manca.
Un eterno presente
Il fatto è che a volte ci sembra, da adulti, di essere immersi in un eterno presente, senza davvero sapercelo godere.
Ci sembra di essere ormai a quel punto della vita che da più piccini costituiva ancora una bellissima incognita.
E perdiamo la capacità di immaginare.
Come ho raccontato in quest’articolo, dobbiamo ricominciare a dare tempo a ciò che lo psichiatra Christophe André chiama la “rete di default“: quello spazio in cui immaginiamo, ipotizziamo, fantastichiamo.
Tornare a prendere tempo per la nostra vita interiore, senza restare sempre e solo nelle cose che già sono.
Quando estrinsechi tutto, cosa rimane per te, per ciò che non è ancora? Forse lo condanni a non essere più, in alcuni casi, strappandolo da quel regno di potenzialità e condannandolo alla realtà di un solo attimo.
Leggere, entrando in vite di altri, in alcuni casi che mai saranno per noi, in altri che ci aiutano a vedere meglio le possibilità della nostra, di vita, può venirci in soccorso proprio in questo.
Così, tra ciò che facciamo nei miei percorsi c’è spazio anche per questa cosa impalpabile e al tempo stesso molto reale.
A volte ti senti molto lontano da te, a volte un libro può aiutarti
Ho letto centinaia di libri che mi hanno turbata o choccata, libri strampalati, libri deprimenti, libri che mi hanno annoiata, divertita, o detto un sacco di cose che non sapevo e che da sola probabilmente non avrei scoperto; ma non ho mai letto un libro che mi abbia offesa. L’offesa sta nella cattiva qualità dell’arte, e non ho mai sentito il bisogno di prendere come un fatto personale la cattiva arte.
Chi, uomo o donna, sa riconoscere nell’esperienza della genitorialità l’esperienza della separazione primaria – con il suo patrimonio di tragedia, commedia e amore – fra il sé e gli altri; chi è inoltre capace di vivere un libro come un’eco, una consolazione, uno specchio; chi sa apprezzare la scoperta individuale al di là della rappresentazione istituzionale, le vicissitudini personali al di là della disonestà collettiva: è per queste persone, chiunque e dovunque siano, che ho scritto questo libro.
(tratto da “Il lavoro di una vita”, Rachel Cusk, a cura di Anna Nadotti, trad. di Micol Toffanin, Einaudi, 2021, pag.VI, pag. VII)
Leggere può significare trovare chi ci racconta un’esperienza individuale in cui ci riconosciamo: può essere specchio e sollievo, donandoci parole, esperienze che diventano un’uscita dalle nostre solitudini.
Può esserci questo e possiamo anche trovarci il suo contrario: seguitemi alla prossima citazione :).
Uscire dalla conferma del nostro punto di vista
Forse – come Adam Curtis, un amico documentarista, mi ha scritto via email – stanno trasformando i social media in “un’enorme cassa di risonanza dove ciò in cui crediamo è costantemente approvato da persone che credono nella stessa cosa.”[…] “I tecno-utopisti come quelli di “Wired” te la vendono come un nuovo tipo di democrazia” continuava l’email di Adam, “ma non lo è. Anzi è l’opposto: incatena le persone nel mondo da cui sono partite e impedisce loro di trovare vie diverse. Sono intrappolati nel sistema di rafforzamento dei feedback. Nelle nostre vite, l’idea che ci sia un mondo diverso, fatto di persone con idee diverse dalle nostre, è marginalizzata.””(tratto da “I giustizieri della rete”, Jon Ronson, trad. di Fjodor Ardizzoia, Codice Edizioni, 2015, pag. 231,232)
Metterci in posizioni scomode, guardando il Male alla giusta distanza
[…] l’empatia negativa è un’esperienza estetica consistente in un’empatizzazione catartica di personaggi, figure, performance, oggetti, composizioni musicali, edifici e spazi connotati in maniera negativa e seduttiva in modo disturbante, o che evocano una violenza primaria destabilizzante, capaci di innescare una profonda angoscia empatica nel fruitore dell’opera d’arte, di chiedergli insistentemente di intraprendere una riflessione morale, e di spingerlo ad assumere una posizione etica (non sempre determinabile a priori, perché largamente dipendente dalle diverse e soggettive reazioni dei fruitori.
(tratto da “Empatia negativa – Il punto di vista del male”, Stefano Ercolino e Massimo Fusillo, Bompiani, 2022, pag. 70)
E la lettura può fare anche questo: metterci per un po’ in posizioni scomode, al riparo dalla vita reale.
Può chiederci di ripensare ciò che credevamo di sapere, scuoterci da piedistalli e chiederci: tu, proprio tu, cosa avresti fatto?
Con il sollievo di sapere che, almeno con la lettura, comunque vada, saremo sempre alla giusta distanza da ciò che ci turba o ci spaventa.
Vuoi darti una scossa, oppure regalare (o regalarti), per queste feste, esperienze che rimangano e non soltanto cose?
Vuoi un aiuto nel riacciuffarla, quella curiosità, con il percorso modellato proprio sul tuo personale cammino di lettore o di lettrice?
Scopri i miei percorsi individuali: li ho rinnovati per tempistiche, programma, sorprese, illustrazioni che vi portano in atmosfera e prezzi, dopo questi primi anni di attività in cui li avete scelti, per voi o per regalarli.
Sui percorsi in più incontri fino al 19 dicembre puoi anche approfittare di un prezzo lancio.
Ti do anche appuntamento sul mio profilo Instagram, questo venerdì 9 alle 15.00, per parlare insieme di lettura, con un po’ di consigli natalizi, e per raccontarti i percorsi :).
Vuoi ritrovare quella sensazione di “casa” che ti dà soltanto un libro bello e adatto a te, vuoi usare i libri per lavoro o vuoi aiutare un piccolo lettore a crescere come lettore felice? La mia Bibliografia personalizzata potrebbe piacerti!
Vuoi dare una rinfrescata a quel senso di meraviglia e felicità per le piccole cose che senti ancora intermittente sotto la superficie ma che seppellisci in mezzo agli impegni della giornata, lasciandolo diventare via via più fievole con il passare degli anni? Scopri A zonzo per il bosco 🙂
Vorresti sfiorare la paura in un laboratorio di genere in cui potrai approfondirla e al tempo stesso tenerla alla giusta distanza, lavorandoci con il potere dell’immaginazione che si sprigiona sulla carta? Dai un’occhiata a Tra oscurità e luce!
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Ti aspetto, per trovare insieme i romanzi che parlino proprio a te 🙂