Buongiorno!
Vi capita mai di leggere romanzi che non vi lasciano assolutamente nulla, tanto che una volta passato un po’ di tempo non riuscite a ricordare la trama ma nemmeno un personaggio, l’ambientazione o anche solo un’emozione che vi ha suscitato?
Potrebbe essere che quel romanzo non faccia per voi o non sia un gran capolavoro, d’accordo: ma la ragione può anche essere un’altra, anzi, più d’una che possiamo però mettere sotto lo stesso cappello.
Occhio da lettori allenati: cosa significa?
Può darsi che stiate macinando romanzi così:
[…] leggevo semplicemente quello che c’era scritto, invece di esserne rapita. A un certo punto, impossibile stabilire quando, con precisione, avevo cominciato a leggere più per essere informata che per immergermi nel libro, e ancora meno per essere trasportata al suo interno.
(tratto da da Lettore, vieni a casa, pag. 94)
Mi capita di parlare spesso nei miei percorsi, in modo specifico in Forare la bolla, del tema toccato nel saggio e legato al riversare la nostra modalità di lettura online anche su quella di romanzi, applicando la velocità che usiamo per restare informati anche alle storie, che richiedono tutt’altra lentezza, calma, predisposizione.
E se non fossi più capace di farlo, direte voi?
La risposta lunga è contenuta nel saggio, quella breve è: si fa un po’ di fatica, magari, ma non demordendo si può riprendere a leggere romanzi con piacere.
Questa è solo una delle motivazioni possibili: magari leggi anche immergendoti nella storia, ma sempre con velocità e senza che si attivino naturalmente le riflessioni, le domande e i confronti tipici del lettore allenato, che però ha imparato a cercare nel libro un secondo livello di lettura.
La lettura profonda porta con sé un’attivazione della capacità critica senza che si debba ogni volta sforzarsi di farlo consapevolmente: dopo un po’ che leggerai con quell’occhio allenato ti verrà sempre più spontaneo farlo, e così trovare nutrimento alle tue domande e linfa per ampliare la tua visione del mondo attraverso la lettura.
Nei miei percorsi aiuto a farlo sia chi ha accantonato da molto tempo la lettura di romanzi, sia chi è già lettore o lettrice forte ma ha la sensazione che manchi qualcosa.
Qualche esempio di benefici raccontati da chi ha seguito un mio percorso
Colgo sempre l’occasione, attraverso i questionari che invio nella maggior parte dei percorsi individuali e di gruppo (salvo quelli con un approccio che non ne necessita), di capire cosa è successo alle lettrici e ai lettori che magari sono tornati per un nuovo percorso.
Una delle domande che faccio a chi torna è spesso:
Rispetto agli ultimi percorsi fatti insieme, cosa è cambiato nel tuo rapporto con la lettura, se c’è qualcosa di diverso?
Ecco alcune risposte recenti che mi sono state date (mantenendo l’anonimato per privacy di chi mi ha risposto), per darvi un’idea di dove possiamo arrivare allenando la consapevolezza di lettori e lettrici, e dove possiate ancora puntare:
- c’è chi, su ispirazione della bibliografia tematica con cui porto a fare un vero percorso attraverso i romanzi, ha iniziato a leggere anche attraverso filoni tematici con cui seguire la propria curiosità;
- c’è chi si sofferma di più su ciò che legge, con più attenzione;
- c’è chi sta riscoprendo il valore di leggere romanzi, con cui pensava ormai di perdere tempo;
- qualcuno nota più curiosità, meno resistenza ad iniziare nuovi libri;
- qualcun altro sperimenta una maggiore sospensione del giudizio verso ciò che avrebbe prima giudicato giusto o sbagliato con più certezze – sì, dai miei percorsi si esce a volte anche con qualche certezza in meno! 🙂
- C’è chi nota di leggere approfondendo di più e che i romanzi restano più impressi.
Il romanzo ci cambia attraverso l’emozione che suscita in noi
Senza leggere continueremo a credere che la realtà è quella che è e nulla di più: il romanzo lavora su di noi come un magma composto di parte emotiva e razionale.
Film e libri ci cambiano grazie all’emozione che ci permettono di provare (ne parlo da un punto di vista filosofico, per quel che mi compete): senza l’emozione non ci sarebbe passaggio di informazioni, che non è puramente schematico e razionale, dal momento che dentro ci troviamo materiale per approfondire le nostre personali domande esistenziali, proprio perché scrittori e registi scrivono e creano anche in risposta alle loro personali ossessioni.
Esistono infatti aspetti e temi su cui non basta la razionalità per formarci un’idea o cogliere materiale per l’introspezione, per ampliare o modificare la nostra idea iniziale.
I romanzi, le storie ci forniscono qualcosa che nessun saggio o manuale potrà darci: non inferiore, non superiore ma diverso, complementare per la nostra vita.
Ti piacerebbe entrare sempre di più in questa visione di libri e film come porte d’ingresso per le tue riflessioni, con letture tematiche?
Ti lascio un regalo.
Si tratta di un pdf in cui troverai un cambio di prospettiva alla ricerca di un modo differente per scegliere il libro giusto per te. Ti porto un assaggio della visione che sperimentiamo nei miei percorsi tra letteratura e filosofia.
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