Buongiorno a tutti!
Se solo penso al periodo di infinite scoperte, di gioia e di rivelazioni e all’importanza che hanno rivestito le mie letture nel periodo della scuola, mi vengono i lucciconi.
È proprio vero che i ragazzi non leggono? E se non lo è, da cosa si fanno incuriosire?
Ho fatto tante domande a due ospiti d’eccezione: Sara Bauducco e Marta Audisio, che si presentano subito 🙂
Sara, ci racconti qualcosa di te e del tuo lavoro, che coinvolge i libri in molteplici modi – come insegnante, nel lavoro con PerfectBook che ci ha fatto conoscere, come ufficio stampa e smm?
Una domanda impegnativa… Come formazione ho una laurea in Lingue Straniere a indirizzo editoriale, inoltre sono giornalista pubblicista. La lettura è sempre stata una mia grande passione così ho cercato di coniugarla in diversi ambiti professionali che, sebbene differenti, sento legati tra loro: “comunicazione” è il termine che li accomuna. Attraverso alcune collaborazioni giornalistiche ho iniziato a parlare di libri sia su carta sia dal vivo e una volta conosciuto il mondo dell’editoria ne sono rimasta affascinata e ho voluto conoscerlo meglio: ecco, direi che è iniziata così la strada che mi ha portato a essere ufficio stampa e social media manager in ambito editoriale, che sono professioni in continua evoluzione. PerfectBook è un bel progetto che ho visto nascere, che son contenta di aiutare a crescere e in cui credo molto per l’approccio alla lettura che propone e la dinamicità che lo caratterizza! Parlare di libri sui social, vuol dire entrare tra le pagine per avvicinarle ai lettori, reali e potenziali, incuriosire e intrigare. Anche l’insegnante deve iniziare e appassionare così gli studenti alla materia, queste sono le chiavi per aprire la porta dell’apprendimento. Insegnando inglese, mi piace avvicinare i miei studenti al processo di traduzione (spesso ancora sottovalutato) oltre che stimolarli a osservare e usare le lingue: in tutto ciò i libri (qui intendo i romanzi, prevalentemente) sono stupendi alleati e compagni di viaggio.
Marta, ci racconti qualcosa di te e del tuo lavoro come insegnante? Anche noi condividiamo qualcosa: l’essere entrambe collaboratrici di PerfectBook, quindi l’amare la lettura anche al di fuori del nostro lavoro! 🙂
A differenza di quello che si dice (un luogo comune), i ragazzi che ho a scuola amano leggere. Certo, qualcuno un po’ di più, qualcuno meno; gli avversari della lettura poi ci sono sempre, ma anche quelli per cui la lettura è qualcosa di totalizzante. Leggono, e non solo i libri che assegniamo noi obbligatoriamente! Anche i meno diligenti a scuola amano leggere… non è solo una cosa da “secchioni”. Alcuni studenti chiedono continuamente suggerimenti per nuove letture, perché divorano i libri. Credo che a leggere poco siamo piuttosto noi adulti.
Parliamo della fascia 10/11 e 14/15 anni: cosa avete notato nel loro rapporto con la lettura?
Sara Fantasy e gialli sono due generi che vanno per la maggiore; le saghe spopolano, dall’intramontabile Harry Potter all’eroico Percy Jackson ma i grandi classici come Agatha Christie (su tutti Dieci piccoli indiani), Tolkien e Jules Verne continuano a conquistare. La prima cosa da fare per avvicinare qualcuno alla lettura è stimolare la curiosità, ciò vale ancor di più per i ragazzi: se si parla con interesse di una storia, sono i primi a volerla leggere. Quando uno di loro finisce un libro e lo riporta a scuola trova almeno un paio di compagni pronti a chiedergli se è piaciuto e magari a prenotarsi per prendere proprio quel volume. Ho la riprova quasi quotidiana che la passione per la lettura è contagiosa! Ho notato che gli adolescenti spesso scelgono i libri in base al proprio stato d’animo, che leggono attentamente le quarte di copertina, che facilmente diventano “seriali”, che non sempre si fanno spaventare dal numero di pagine (ogni anno ci sono un paio di studenti che scelgono Moby Dick e riemergono dalle pagine con entusiasmo), che nei libri cercano conferme ma non si demoralizzano di fronte alle domande…
Marta Devo dire che amano andare in biblioteca. Probabilmente piace l’idea di poter scegliere un libro tra molti esposti. La nostra biblioteca a scuola è vasta ed è in crescita. Ci sono libri di qualche anno fa e nuove uscite o ristampe. Tuttavia, non sempre sono attratti dalla copertina più accattivante: scelgono un volume per l’argomento e non sempre romanzi, ma anche piccoli saggi, magari di argomento naturalistico o storico (anche se il volume in questione ha molti più anni di loro!).
Quali interventi avete attuato in biblioteca per coinvolgerli?
Sara Quando alcuni anni fa abbiamo avviato il rinnovo della biblioteca con catalogazione di tutti i libri i ragazzi sono stati subito coinvolti, anche nella fase di riordino dei volumi sugli scaffali e nel foderare i libri: questi momenti durante la ricreazione sono diventati per loro belle e partecipate occasioni per chiacchierare, conoscersi e confrontarsi sui gusti di lettura… non di meno per sbirciare le novità. Ma volevamo che la biblioteca si arricchisse di novità anno dopo anno e che i ragazzi potessero diventare protagonisti di questa fase. Quindi, da anni partecipiamo all’iniziativa nazionale #ioleggoperché [N.d.r. evento in occasione del quale è stata scattata anche la foto di copertina] per far crescere le biblioteche scolastiche: gli stessi ragazzi, durante i pomeriggi della settimana del progetto, turnano in libreria per sensibilizzare i clienti all’acquisto di libri a favore della nostra biblioteca. Così possono conoscere “in anteprima” i libri che poi saranno a loro disposizione, dialogare con chi si occupa di libri per lavoro, mettersi in gioco per la propria scuola e fare un’esperienza che li apre a conoscere il rapporto con la lettura… Due anni fa abbiamo inoltre realizzato un sondaggio per mappare le abitudini di lettura tra i clienti delle librerie di Chieri gemellate con la scuola… Grazie al loro coinvolgimento in #ioleggoperché (che piace molto!) abbiamo una biblioteca ricchissima di novità di narrativa per ragazzi.
Infine, quest’anno, per cercare di far vivere la biblioteca pur nel rispetto di tutte le norme anti Covid, abbiamo creato un angolo di consigli a tema, che viene promosso con locandine nelle bacheche della scuola e cambia ogni quindici giorni circa. Il bello è che sono gli stessi ragazzi a suggerire alcuni libri (letti o scoperti sugli scaffali), a creare una sorta di manifesto da appendere sulla porta della biblioteca e persino a votare il prossimo tema… Insomma, la biblioteca scolastica è molto più di un servizio di prestito libri!
Marta Da qualche mese noi insegnanti ci siamo impegnate a creare in biblioteca una “vetrina” tematica, a seconda di ricorrenze o giornate particolari. È una iniziativa che ha un buon successo, anche per sensibilizzare su alcuni temi (es. giornata della memoria).
Ci siamo trovate d’accordo sulla tematica dell’evitare i libri innocui con i ragazzi, per renderli responsabili delle loro scelte, naturalmente monitorandole. Cosa sentite di aver osservato a riguardo, con i ragazzi?
Sara Abbiamo scelto di dotare la biblioteca scolastica anche di libri che tradizionalmente si possono considerare per giovani e per adulti, quei libri che magari un adolescente non sceglierebbe (ad esempio grandi nomi della letteratura italiana e internazionale, da Camilleri a Wilbur Smith): questo perché abbiamo pensato la biblioteca scolastica come un servizio che può arrivare a tutta la famiglia e non solo ai nostri studenti; sappiamo che alcuni di loro parlano anche di libri a casa e qualche domanda e curiosità da parte dei genitori ogni tanto si è manifestata. Allo stesso tempo succede che altri insegnanti chiedano letture e non solo legate alla disciplina che insegnano… Così, tutti i libri sono (potenzialmente) a disposizione dei ragazzi, loro possono scegliere autonomamente in biblioteca sapendo che possono contare su di noi nel caso di dubbi e domande. E siamo noi che alla fine riportiamo il prestito sul quaderno dei prestiti. Così, se ad esempio un ragazzo sceglie un libro che riteniamo non essere adatto a lui per tematiche, stile o altro allora glielo spieghiamo e – devo dire – che da questi momenti nascono sempre belle occasioni di condivisione e riflessione.
Marta A volta qualche allievo legge un libro “forte” dal punto di vista del tema, ad esempio un libro che parla di delinquenza/ mafia/ altro. Se non lo capisce probabilmente lo lascia a metà. A volte qualcuno si stupisce che in un libro possano esserci scritte cose “lontane dalla scuola”; può essere l’occasione buona per loro per dare maggior credito alla lettura, che non è polverosa, ma viva e parla di quello che si vive, il bello e il brutto. Sono dell’idea che sia necessario in qualche modo un controllo: occorre comunque valutare caso per caso. Non ci sono libri inadatti in partenza; in una classe possono esserci molteplici livelli di maturità e interessi diversissimi, il libro che faccio leggere a uno non lo consiglierei ad un altro.
Potete raccontarci qualche aneddoto o episodio che vi ha colpito, parlando di lettura e ragazzi?
Sara Ho notato che molti ragazzi sono curiosi di sapere cosa leggono i prof e non è strano che, vedendoci con un libro in mano diverso da quelli di testo o che fa capolino dalla borsa, ci chiedano di cosa si tratti, se piace e addirittura se lo consiglieremmo loro. È stato così che alcuni studenti, intercettando mie letture, abbiano ad esempio scelto L’arte di essere fragili di Alessandro D’Avenia o Ragione e sentimento di Jane Austen… Inutile dire che a me piace parlare di lettura con loro e così, specialmente con i ragazzi di terza, spesso coniugo l’insegnamento della lingua inglese con grandi classici andando alla scoperta di traduzioni, citazioni e interviste ad autori in lingua.
Marta È sempre bello vedere ragazzi che erano lontani dalla lettura avvicinarsi ad essa e rimanere stregati. Qualcuno si appassiona a un genere, qualcuno ad un autore o una saga. A volte vengono i genitori a dire che i loro ragazzi finalmente hanno letto un libro! I libri possono spalancare mondi ai nostri ragazzi. Può bastare trovare il canale giusto, quella storia che appassiona. Riuscire a dare la dritta giusta a qualcuno è molto gratificante, anche perché una volta scoperchiato “il vaso di Pandora” della lettura è difficile tornare indietro!
Spero davvero che leggere le parole di Marta e di Sara vi abbia fatto lo stesso effetto prodotto in me: molta speranza, tanta gioia 🙂
E se siete adulti ma avete voglia di riscoprire la letteratura per questa fascia d’età, nessun problema: date un’occhiata al mio servizio A zonzo per il bosco 🙂