Buongiorno a tutti!
Dopo questi primi quattro mesi di percorsi culturali tra letteratura e filosofia, tra fantastico, voglia di ritrovare uno sguardo bambino e romanzi che ci aiutano a cercare il nostro modo di stare al mondo e nel nostro lavoro, vorrei raccontarvi qualcosa degli incontri che si sono succeduti in questo periodo: i primi stanno giungendo al termine proprio in queste settimane, per cui ho un primo riscontro dall’esperienza.
Abbiamo letto insieme tanti romanzi e brani, come salta all’occhio da questa foto ;).
Al momento si riconferma la preponderanza del pubblico femminile nella mia clientela (aspetto che si faccia avanti qualche rappresentante del sesso maschile, suvvia!), per questo scriverò al femminile :).
Gli elementi comuni tra le mie clienti, per mio sommo gaudio, sono stati: curiosità, apertura mentale, voglia di trovare un nuovo sguardo sulle cose e di capire come trovare il proprio personale modo di instaurare un’abitudine che conforti e che, lo sostengo con convinzione, può davvero cambiarci la vita.
Se non vi suonano nuovi, è perché sono quelli che ho indicato nel mio Cosa posso fare per te, a sostegno dell’idea che lavorare con chi guarda già nella tua stessa direzione è la cosa più bella che possa capitarci.
Oggi voglio raccontarvi qualcosa degli incontri: vi racconto le scoperte più sfiziose, particolari e gioiose che si sono verificate, facendovi scoprire aspetti dei percorsi illuminandoli più per piccoli scorci di sorpresa che raccontandoveli per esteso.
1 scoperta
Se si inizia un percorso che prevede di procurarsi dei romanzi durante una pandemia che rende impraticabili biblioteche e librerie, un po’ ci si deve ingegnare :D.
E allora si prova ad andare di Kindle: peccato che, se si è affezionati alla carta e si vuole leggere a proprio agio, immergendosi nella storia e girando pagine come sorsate di acqua fresca in tempo di sete di pace e stimoli, l’avventura potrebbe naufragare :).
Che il supporto fa la differenza e che non lo si può dare per scontato è stata la lezione che mi ha portato, appena ci siamo viste per l’incontro in cui riflettere sul laboratorio emotivo del libro e tanto altro, una lettrice che non sarà mai più la stessa: da una lettura per sua ammissione “frammentata e difficoltosa” a causa del mezzo (che poi pure il periodo pieno di preoccupazioni ci ha messo lo zampino), ha capito di più di sé e di cosa ha bisogno per tuffarsi in un romanzo dimenticandosi di tutto ciò che sta fuori.
2 dirompenti messe in moto dell’ispirazione
A volte c’è chi arriva (nello specifico, in un Percorso per lanciarsi) e mi dice “Io non amo gli horror, ma sento che c’è qualcosa che mi sto perdendo, forse…”.
E se dedichiamo gli appuntamenti a trovare nei romanzi il coraggio di portare il proprio carattere (bellissimo ed introverso) anche nella libera professione, io quel tarlo lì lo assecondo e mi ci tuffo.
E allora dedichiamo un appuntamento a leggere stralci di romanzi e a raccontare (io) e a farsi rapire (lei) storie che di orrore hanno messo su una veste, per far passare, sotto sotto, amori disperati, amicizie, coraggio e passioni.
E c’è poi chi già lo leggeva (parlo di un Percorso sul fantastico), ma non riusciva a capire fino in fondo i propri gusti, per poterli assecondare non restando mai più senza romanzi da leggere con gusto.
E allora si parte con il cercare di capire di più, per dedicare due appuntamenti a mettere in moto l’ispirazione: dimmi quello che ti piace, nella letteratura mainstream, e troverò l’autore, il libro, la collana, la casa editrice che fa per te.
E ancora: siti di settore, riviste, bookblogger da seguire fatte su misura dei tuoi gusti, per non restare mai più a secco di romanzi che ti tengano compagnia nei momenti difficili e ti aiutino ad esplorare le tue paure. Magari grazie ad uno scrittore che non giudica i suoi personaggi anche quando si macchiano di azioni turpi, per mostrarci la loro umanità, nonostante (true story, come tutte quelle contenute in quest’articolo ;)).
Numerose (almeno 3 a testa) riflessioni vitali
A volte fatichiamo a parlare di pensieri ed emozioni che nessuno si aspetta che proviamo: perché non sono quelle “giuste”, quelle accettate socialmente, in conseguenza di un certo evento.
Ma i libri non ci giudicano: ci sono storie scritte da chi ha pensato proprio a noi e al nostro bisogno di parole che lenissero, ma soprattutto legittimassero, ciò che sentiamo di non poter dire a nessuno.
Laboratori emotivi: infiniti
Impotenza, perdita, rabbia, mancanza di speranza: anche nel nero si può trovare una luce, che parla di accettare di provare anche ciò che è scomodo e non sempre ben visto dalla società.
Eccitazione, sorpresa, struggimento, scoperta, ansia sono possibili da provare tutte insieme, mescolate: un romanzo così può solo abbattere le nostre difese e darci ali per spiccare un volo non più timido, ma maestoso e fiero.
Almeno 2 consapevolezze scomode
Ogni cosa del mondo era in bilico, puro rischio, e chi non accettava di rischiare deperiva in un angolo, senza confidenza con la vita.
(tratto da “Storia del nuovo cognome. L’amica geniale volume secondo”, Elena Ferrante, Edizioni E/O, 2012)
Vale la pena correre dei rischi, credendo ad esempio fino in fondo nel nostro lavoro, e possiamo trarre quell’ispirazione, quel senso di libertà e di voglia di pensare con la nostra testa, rompendocela anche, se necessario, da un romanzo che ci mostra una storia d’amore proibita e tenera.
Allo stesso modo, possiamo abbandonare una volta per tutte i sogni di una vita da libere professioniste sempre con l’umore alto e i soldi esattamente previsti a inizio anno nel portafoglio, grazie a un romanzo che ci mostra la quotidianità tutt’altro che perfetta, ma al contrario pasticciata e pasticciona, di una protagonista che sceglie di vivere almeno un anno credendoci, e poi si vedrà.
E ora, bando alle ciance: se volete sapere di più sui miei percorsi, potete farvi attrarre dall’oscurità, scegliere di andare a zonzo per il bosco dietro a Peter Pan o cercare il trampolino di lancio fatto a vostra misura di libero professionista :).
Se siete incuriositi, prenotate un appuntamento conoscitivo gratuito, scrivendomi un’email a info@chiarasinchetto.com, in cui pormi tutte le vostre domande: io vi risponderò e vi spiegherò nel dettaglio cosa si fa in un percorso culturale con me, così capiamo insieme se fa per voi 🤗. Vi aspetto!
Suggerimento di lettura: “Forme della narrativa italiana di oggi“, di Luigi Matt, scoperto durante il mio apprendistato di editing. Perché diventare lettori più consapevoli, anche senza esserlo professionalmente, può passare anche dall’indagare perché un’opera sia stata scritta con una data forma e struttura piuttosto che un’altra.