Buongiorno!
Oggi vengo in soccorso di un’esigenza che avverto spesso tra lettrici e lettori con cui dialogo.
Trovare una lettura avvincente e al contempo profonda, che ci porti riflessioni, domande, pensieri che rimangano con noi per lungo tempo.
Personaggi tridimensionali a cui affezionarsi, relazioni indagate con attenzione.
Provate questi due romanzi: il primo è decisamente perturbante, mentre il secondo è un’immersione in quel momento dell’infanzia in cui scopriamo per la prima volta che gli adulti possono mentirci ed essere vulnerabili.
Buona lettura 🙂
“Loro” di Roberto Cotroneo
“Fu luglio a ingannarmi, un mese radioso, fatto di giorni di luce, di notti chiare, di mattine sospese: di cui non avevo ancora imparato a diffidare. Ci sono momenti della vita in cui si cresce e si invecchia in poco tempo. Accade nel dolore, certo, accade anche nello smarrimento, nel fatto che prima il mondo ha la terra e il cielo e poi il mondo ha l’inferno, la terra e il cielo.”(tratto da “Loro”, Roberto Cotroneo, Neri Pozza, 2021, pag.33)
Margherita inizia a lavorare come istitutrice per una famiglia aristocratica, gli Ordelaffi: dovrà badare all’educazione delle gemelle, Lucrezia e Lavinia.
Il luogo in cui prende servizio è soprannominato “la casa di vetro“: una villa circondata dal verde, in cui ampie vetrate permettono di vedere, e di essere visti.
Già, perché la padrona di casa, Alessandra, chiede subito a Margherita il favore di non mettere tende nella sua camera.
La donna le sembra instabile, il marito sembra volerla sedurre, il giardiniere, Gaetano, è una figura ambigua.
E le gemelle?
Dopo una visita inaspettata a un tempietto in mezzo al giardino, Margherita inizierà ad oscillare tra istinto di protezione e un altro sentimento più oscuro, nei loro confronti.
È forse paura? O meglio, terrore?
Chi sono i personaggi che scorge di notte in giardino e perché la fissano?
C’è qualcosa che non torna in questa storia: questo sarà uno dei pensieri che vi accompagneranno nella lettura.
L’eterno dilemma tra due possibilità (non dico di più per non rovinarvi la lettura).
Man mano che la storia procede, si ha l’impressione di scivolare in un incubo dai contorni indefiniti.
Al tempo stesso, lo scrittore ci prende per mano e ci tiene saldamente, sa dove portarci. E questa sensazione ci permette di abbandonarci all’incubo.
La struttura della storia, il modo di raccontarla: tutto è calibrato ed elegante, con un manoscritto in apertura che si richiama ad una lunga tradizione.
L’uso delle anticipazioni ci fa precipitare in un’atmosfera di perturbante allarme.
Se vi piacciono le storie come questa, potreste anche…
leggere: Il giro di vite, Henry James, romanzo
guardare: The Haunting of Bly Manor, Mike Flanagan, serie tv
“Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia” di Enrico Macioci
“Mia madre era là, più attenta del solito; era là per tranquillizzarmi. Tuttavia nessun adulto, nessun genitore vuole avvicinarsi abbastanza al proprio figlio, avvicinarsi fino a toccarne la fiamma. Significherebbe rendersi troppo vulnerabile, e un adulto preferisce mentire anziché rendersi vulnerabile. Così rimane sempre uno squarcio di tenebra da cucire. Rimane sempre da scavalcare il pozzo. Rimane sempre da sfondare la porta ed entrare nella stanza buia.”(tratto da “Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia”, Enrico Macioci, Terrarossa edizioni, 2022, pag. 41-42)
Il protagonista e narratore ha sei anni quando Alfredo Rampi precipita nel pozzo di Vermicino e il suo amico Christian scompare.
Lui ha qualche sospetto su dove sia finito Christian dopo aver girato l’angolo della strada e prova anche a dirlo agli adulti.
Ma gli stessi genitori sono ormai caduti in un’età che non permette più loro di immaginare, pertanto nessuno gli crede.
Può soltanto ascoltare inerme, dalla sua stanza, il telegiornale che trasmette ininterrottamente la cronaca della tragedia che sta avvenendo a Vermicino, e sperare che per Christian ci sia ancora speranza.
La fine dell’infanzia, il trauma del disincanto: temi a me molto cari, qui trattati da una prospettiva individuale che si intreccia a quella collettiva e alla storia italiana.
È una lettura emozionante, in cui ritroverete pezzi di voi, anche se, come me, non avete vissuto quei momenti della primavera dell’81.
Se vi piacciono le storie come “Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia”, potreste anche…
leggere: La bambina che amava Tom Gordon, Stephen King