Buongiorno a tutti!
Quando penso ad uno dei valori cardine del mio lavoro, di cui parlo diffusamente alla mia pagina Cosa posso fare per te, mi ritengo fortunata e felice di fare quello che faccio.
Sto parlando di promozione della lettura.
Promuovere la lettura attraverso libri belli e giusti per chi ho di fronte
In questo anno e mezzo di attività con i miei percorsi culturali tra letteratura e filosofia, ho consigliato romanzi a tante persone.
L’ho fatto selezionando quelli giusti per loro: per ciò che avevano voglia di leggere, per i loro gusti di lettura, per le tematiche di cui andavano in cerca.
Ho selezionato romanzi e autori e collane e case editrici per chi avevo di fronte: per stimolare la curiosità, per far scoprire cose nuove perché si sa che, una volta imboccata la via giusta, non c’è più limite e le liste di lettura si allungano.
Impariamo a seguire le bricioline di pane disseminate negli articoli con i libri da leggere sotto l’ombrellone o davanti al camino e lo facciamo in un modo che insegno a ricercare: quello per cui iniziamo a conoscerci come lettori.
Ognuno ha il proprio cammino unico, lo ripeto sempre. Non c’è nulla di più bello del riaccendere la curiosità andando in cerca di ciò che davvero ci attiva, attraverso storie che fanno sì che il tempo si dilati o si restringa e non ne avvertiamo più lo scorrere, rapiti nell’estasi di un’esperienza perfetta per noi.
In questo anno e mezzo di attività ho consigliato romanzi a tante persone differenti per età, carattere, gusti, vissuto.
Ritrovare la bellezza di immergersi in una storia con cui non ci accorgiamo più di stare girando le pagine, perché siamo anima e corpo nel mondo creato dallo scrittore o dalla scrittrice e che è quello giusto per noi.
Non dovervi preoccupare di selezionare da voi il libro adatto a ciò che volete leggere: l’avere davanti troppe scelte e alla fine non optare per nessuna, passando ad un saggio, vi dice qualcosa?
Me l’ha rivelato una cliente di uno dei miei percorsi di gruppo, raccontandomi quanto per lei fosse stato utile avere già una bibliografia e non dover decidere, non dover sviscerare cosa avesse o meno voglia di leggere.
C’è un mio servizio che è adatto tanto a lettori fortissimi, quanto a chi sente di aver perso la strada.
Vi viene in aiuto per portarvi in vacanza la valigia dei libri adatti a voi, ed è la mia Bibliografia personalizzata.
E ora mi piacerebbe parlarvi di una raccolta di racconti che ha portato (nuovamente) me nei mondi giusti per questo particolare momento.
Quattro dopo mezzanotte di Stephen King e della relatività del tempo
Il tempo è relativo, si dilata e si espande a seconda di ciò che gli facciamo contenere: l’abbiamo detto che vale anche per le letture, no?
Pensando alla nostra vita, alle nostre attività non solo letterarie, è un concetto di cui abbiamo tutti esperienza senza bisogno di immaginare di finire in un film di Nolan :P.
Io non direi mai che una giornata azzurra di sole pieno contenga gli stessi orizzonti, gli stessi pensieri, le stesse azioni e possibilità, che lo scorrere del tempo sia lo stesso di una giornata grigia, in cui il cielo sembra premere su di noi e cristallizzare ogni possibilità di azione, rendere vani i propositi fino al giorno prima fiorenti.
È del tempo e di come si dilati, si restringa e faccia passare attraverso di sé cose e oggetti e non solo che parla Quattro dopo mezzanotte di Stephen King.
Questa raccolta è composta da quattro racconti – ciò che per qualcuno costituirebbe un romanzo intero, per King è un racconto – e infatti nell’edizione in cui l’ho letto (o meglio, riletto, dopo tanti anni) siamo sulle 700 pagine e oltre.
Nella nota introduttiva alla raccolta King ci mette a parte della genesi delle storie qui contenute: un insieme di circostanze, nate da un aneddoto personale, che l’hanno spinto a verificare in prima persona quanto la nostra personale percezione del tempo possa alterarsi e quanto quindici anni possano sembrare molto lunghi o al contrario, volare via in un soffio.
I langolieri
La passione smisurata e la conoscenza enciclopedica di King degli episodi della serie Ai confini della realtà (The Twilight Zone) è nota e ce ne parla anche in Danse Macabre.
Questo racconto appartiene secondo me al genere horror per l’angoscia capace di suscitare, ma la vena fantascientifica è forte, tanto da avermi subito fatto pensare alla passione di King per la serie di cui sopra.
Alcuni passeggeri di un volo da Los Angeles a Boston si risvegliano da un sonno ristoratore per scoprire di essere gli unici rimasti sull’aereo.
Cosa ne è stato dell’equipaggio e di tutti gli altri?
Dopo un atterraggio di fortuna, si renderanno conto che il peggio deve ancora arrivare.
Una risposta immaginifica alla nostra domanda su dove vadano a finire i giorni, una volta che li abbiamo vissuti.
Finestra segreta, giardino segreto
Morton, scrittore in crisi dopo il divorzio dall’amata moglie, riceve la visita di un uomo che lo accusa di aver rubato il suo racconto.
Un bifolco, agli occhi del protagonista, che inizia però ad incutergli un discreto timore dopo alcuni atti dimostrativi che lo convincono di quanto faccia sul serio.
Un racconto che è un thriller psicologico che sfocia nella paranoia e che ci spinge a chiederci quale sia la realtà e in quale rapporto malato stia qui con la finzione letteraria.
Il poliziotto della biblioteca
“È la chiave di questo enigma”, gli disse. “Potresti addirittura scoprire che è la chiave di tutto quello che ti ha angustiato per tutta la vita. La tua solitudine e la tua tristezza.”
(tratto dal racconto “Il poliziotto della biblioteca” contenuto in “Quattro dopo mezzanotte”, Stephen King, trad. di Tullio Dobner, Sperling & Kupfer, 1991, pag.531)
Il tempo si ferma e può rimanere fermo per tutta la vita, se non torni ad esaminare il trauma che ti ha colpito e la paura che ti porti dietro da allora: King lo sa e ce lo dice in salsa horror, con questo racconto in cui Sam si ritrova suo malgrado trascinato in un mondo in cui la biblioteca ha il suo Poliziotto con cui è meglio non scherzare, in caso di ritardo.
Il fotocane
Questo racconto mi ha deliziato, ricordandomi i Piccoli Brividi e in particolare Foto dal futuro, con tutta la spaventosa giocosità dell’idea di una macchina fotografica che non cristallizza la realtà, ma bensì un passato che viene a prenderci e che avanza inesorabilmente, una foto dopo l’altra.
Curiosità e particolarità
- Ho percepito come una conferma della voglia di King di dare strumenti e mezzi al suo amato lettore le prefazioni che precedono i singoli racconti, in cui l’autore narra l’immagine indelebile da cui sono nate le sue storie, le vicissitudini editoriali che le hanno precedute, l’influenza della sua vita nella sua scrittura – come ad esempio per Il fotocane e per le riflessioni nate sulle Polaroid in conseguenza della passione della moglie Tabitha per la fotografia o per Il poliziotto della biblioteca e la confessione estorta al figlio Owen su una sua particolare paura .
- King riesce a costruire un mondo in cui i legami tra la sua vita ed i suoi romanzi, i luoghi ed i personaggi che tornano e tra cui torniamo donano il senso di conforto che danno solo i posti in cui siamo cresciuti e a cui torniamo a far visita.
- Tra l’immaginaria Castle Rock de Il fotocane in cui King ci riporterà soltanto l’anno successivo a questa uscita con Cose preziose, tra i riferimenti a questo romanzo, a Cujo, a Misery e i tanti altri disseminati tra le sue pagine, il lettore ha la sensazione di passare davanti all’uscio di casa di un vecchio amico, mentre viene trascinato con angoscia nelle vicende spaventose dei protagonisti. Quello delineato da King è un universo da cui sarà difficile staccarvi, se accetterete di farvi rapire. La curiosità e la lista infinita di cui vi parlavo poco fa sono senz’altro sollecitate e anche soddisfatte ;).
- Da I langolieri è stata tratta una serie tv a quanto pare decisamente da dimenticare, mentre da Finestra segreta, giardino segreto è stato tratto il film Secret Window con Johnny Depp, su cui non mi pronuncio perché dovrei prima dedicarmi ad una nuova visione, visto che sono passati molti anni dalla prima.
Buone letture 🙂
E se siete tentati dall’essere presi per mano in un percorso Tra oscurità e luce, alla scoperta dell’emozione della paura su carta, fatevi incuriosire dal mio Percorso sul fantastico, disponibile in versione leggera o estesa!