Buongiorno!
Vi piacerebbe ragionare da un’angolazione diversa dal solito sull’equilibrio tra vita online e offline?
Vorreste capire come iniziare ad uscire dalla bolla della nostra opinione attraverso un percorso che vi faccia riflettere con strumenti umanistico-filosofici?
Forare la bolla – Percorso per ripensare la nostra attenzione e presenza online fa per voi se volete assumervi la responsabilità di dove finisca il vostro tempo, con una guida nel recuperare il controllo della vostra attenzione. Lo faremo attraverso letture di romanzi, esercizi e confronto e ho voluto la presenza di una professionista che fornirà spunti pratici sulla strada per iniziare a recuperare consapevolezza.
Parlo di Paola Tursi, formatrice e consulente di organizzazione personale a cui lascio la parola per una riflessione sull’equilibrio tra vita online e offline.
Un cambio di prospettiva
È ancora possibile, nel mondo in cui viviamo, pensare di separare la nostra vita online da quella offline?
Ha ancora senso cercare di ritagliarsi spazi esclusivamente offline, quando la socialità, il lavoro e la conoscenza passano ormai completamente dal digitale?
Come incide la presenza costante del digitale sulle nostre vite e sulla capacità di focalizzare senza cadere nel buco nero dell’iperconnessione?
Nel quinto incontro di Forare la Bolla porterò la mia esperienza di formatrice e consulente di organizzazione personale per suggerire spunti pratici per recuperare attenzione, concentrazione e presenza nel contesto in cui viviamo.
On-life: fusione tra vita e online
Il concetto di on-life, coniato da Luciano Floridi, che indica la continuità di relazione tra vita online e offline, caratterizza le nostre giornate degli ultimi cinque anni ed è stata accelerato negli ultimi due della pandemia e dai relativi lockdown.
Il modo in cui ci relazioniamo con gli altri, il modo in cui ci informiamo, lavoriamo e studiamo, infatti, non può più prescindere da una connessione sempre attiva che ci raggiunga ovunque siamo.
Ci sono tanti aspetti del nostro rapporto con la tecnologia e con il mondo online a cui non possiamo più rinunciare.
Ogni persona ha le sue motivazioni, ma quello che ho riscontrato è che ci sono alcune esperienze ricorrenti che sono diventate imprescindibili per la maggior parte delle persone.
Ad esempio l’immediatezza nel reperire le informazioni e quindi ampliare la propria conoscenza, la connessione con persone lontane e la facilità e la rapidità con cui si possono sbrigare alcune commissioni.
Questi aspetti sono indiscutibili vantaggi delle nostre vite online, eppure il rapporto con la tecnologia per tante persone è di altalenante “amore e odio”.
In cosa si manifesta questa relazione contrastante?
Nella sensazione, ad esempio, di non riuscire a definire dei limiti, di essere sempre reperibile, di perdere tempo e consumare energie vitali, di avere poca capacità di concentrazione, di cadere nel loop delle ricerche infinite e di incappare in notizie e informazioni false.
Insomma, i grandi vantaggi della nostra vita on-life si scontrano con la fatica e le difficoltà di essere sempre connessi.
Come trovare un nuovo equilibrio?
La domanda che frulla nelle nostre teste è sempre la stessa: come faccio a godere dei vantaggi della tecnologia senza però esserne succube, potendo dettare io i tempi del mio stare online?
O per dirla in poche parole: come faccio a trovare un nuovo equilibrio tra online e offline?
La cosa di cui ricordarsi sempre è che il nostro stare online è filtrato dall’uso di strumenti tecnologici che sono disegnati per catturare e trattenere la nostra attenzione.
Gli smartphone, le app, i social sono ammaliatori: da un lato ci danno le informazioni e la socialità di cui abbiamo bisogno e che rappresentano i motivi per cui non possiamo più prescindere dall’online, dall’altro ci intrappolano perché sfruttano la nostra propensione alla gratificazione immediata e influenzano il nostro cervello.
Quindi il primo modo di essere padroni della nostra vita online è riconoscere i meccanismi che catturano la nostra attenzione e scegliere consapevolmente dove dirigerla.
In secondo luogo è importante avere chiarezza di quali sono le cose importanti per noi nel “mondo offline” per cui vale la pena disconnettersi ogni tanto.
Tante persone, ad esempio, lamentano la mancanza di tempo per leggere. Eppure, appena hanno dieci minuti liberi è molto più probabile che allunghino la mano per prendere lo smartphone e non un libro.
Perché? Perché è più facile, rapido e immediato lasciarsi condurre dal flusso digitale e farsi catturare dagli stimoli online, che dirigere intenzionalmente la nostra attenzione per immergerci in un’attività, come la lettura, che richiede uno sforzo attivo di concentrazione.
L’attrazione verso il digitale è ancora più forte quando siamo in un momento di confusione, di noia o di difficoltà. È importante quindi riconoscere se nelle nostre giornate ci sono tante situazioni di questo tipo e se quindi cediamo alle distrazioni dell’online anche quando avremmo tutte le ragioni di voler e dover fare altro.
Nell’incontro che condurrò all’interno di Forare la Bolla prenderemo maggiore consapevolezza delle dinamiche in cui ci troviamo quotidianamente e vedremo anche alcune tecniche da applicare nelle nostre giornate per trovare un nuovo equilibrio tra online e offline.
Spero di poterle condividere anche con te!