Buongiorno!
Oggi trovate cinque consigli di lettura per voi.
Sono romanzi molto diversi gli uni dagli altri.
Ciò che li accomuna è che li ho letti negli ultimi mesi e che mi hanno sorpreso.
Se vi va di immergervi in una storia avvincente, che non è ciò che sembra, potrebbero essere i libri giusti anche per voi.
In ciascuno di questi romanzi ho trovato qualcosa che l’ha reso unico: che sia la scelta della voce narrante, un’innovazione del genere a cui apparterrebbe o lo sfuggire dai confini del suo genere letterario, l’essere un mix unico di orrore e tenerezza. Il consiglio è di scegliere quello che più vi ispira.
In alcuni casi troverete anche un assaggio dei viaggi tematici che propongo per esteso nei miei percorsi, in questo caso con un ulteriore consiglio di lettura e di visione.
Sono tratti da recensioni che ho condiviso nel tempo sui social e che sono certa in molti si perdano: il mio proposito è di portare man mano, per far restare, qui e in newsletter anche tutti i contenuti corposi e compositi che condivido e continuerò a condividere sui social.
Buone letture 🙂
“My best friend’s exorcism”di Grady Hendrix
“Per Abby, “amico” è una parola i cui angoli sono stati smussati dall’uso eccessivo. “Sono amica dei tizi dell’IT” potrebbe dire, oppure: “Vedrò un amico dopo il lavoro”.Ma ricorda quando la parola “amico” era in grado di provocare uno spargimento di sangue. Lei e Gretchen passavano ore a fare la classifica delle loro amicizie, cercando di stabilire chi fosse un migliore amico e chi un amico comune, discutendo sulla possibilità di avere due migliori amici contemporaneamente, scrivendo di continuo il nome dell’altra in inchiostro viola, strafatte di dopamina all’idea di appartenere a qualcun altro, che un perfetto sconosciuto scegliesse te, che qualcuno volesse conoscerti, un’altra persona a cui importava se eri vivo.”(tratto da “My best friend’s exorcism” di Grady Hendrix, trad. di Rosa Maria Prencipe, Mondadori, pag. 8)
Abby e Gretchen sono amiche. Anzi, molto di più: sono migliori amiche, da quando Gretchen fu l’unica a presentarsi alla festa per i dieci anni di Abby. Il loro legame resiste anche alla seconda liceo, con tutto ciò che porta: i gruppetti, i pettegolezzi, i brufoli, gli amori non corrisposti.
Ma rischia di non resistere al diavolo.
Dopo quella notte in cui è entrata nella casamatta diroccata nel bosco vicino alla casa di Margaret, una delle amiche del loro gruppo, Gretchen non è più la stessa.
E ci vorrà un esorcista muscoloso e tutta la forza d’animo di Abby per venirne a capo.
Grady Hendrix riesce a tratteggiare con calore e con tenerezza un’amicizia di quelle che tutti noi ricordiamo.
Una storia in cui i sentimenti e i legami sono più forti delle differenze di classe: già, perché l’autore usa ancora una volta l’horror con un fortissimo sottotesto di critica sociale.
Nessuno ascolta ciò che non vuole sentire: né i genitori né, tanto meno, il corpo insegnante della scuola cattolica di cui Abby e Gretchen sono allieve.
Tra Satanic panic e anni ’80, un libro bellissimo, profondo e nostalgico, che farà ricredere chi pensa che l’horror non parli di noi e della nostra società.
“Bestie”di Dizz Tate
“Sapevamo che era la prima volta che si chiedeva se era bello, e se la bellezza sarebbe stata sufficiente, e ce lo siamo chiesto anche noi, abbiamo sentito la logica del mondo volteggiare incerta, come per decidere dove infrangersi.”
“Le seguiamo. Cerchiamo di ricordare come camminavamo quando eravamo solo noi, ma non ci riusciamo. Proviamo a fare un passo lungo ed è ridicolo, come quando dobbiamo fare le allegre contadine in cammino nel coro della recita scolastica.”(estratti tratti da “Bestie“, di Dizz Tate, trad. di Annalisa Di Liddo, Neri Pozza Editore, 2023, pag. 49, pag. 103)
A Falls Landing, in Florida, vive un gruppo di tredicenni che osserva con spietatezza il mondo degli adulti e con desiderio quello di Sammy, la figlia del predicatore di non molto più grande di loro. A un certo punto, però, Sammy scompare e tutti iniziano a cercarla. Cosa sarà successo e dove si anniderà la soluzione del mistero?
“Bestie” è uno di quei romanzi in cui il modo scelto per narrare una storia rende unico l’oggetto che si sceglie di narrare. È un romanzo torbido, con una grande forza espressiva nell’evocare il precipizio dell’adolescenza.
Un romanzo in cui quell’età si rivela ai nostri stessi ricordi come piena di paura e di crudeltà.
C’è un bisogno d’amore, nel gruppo di ragazze che ci narra la storia, una voglia di sentirsi uniche, che rende normale lo stare abbracciate con le amiche che sono sorelle e, un attimo dopo, ripudiarle se emerge la possibilità che qualcuno certifichi che sì, proprio e solo tu, sei speciale.
La scelta del narratore rende la storia unica: c’è un “noi” che rende ipnotico l’incedere della storia, inframezzato a capitoli in cui ci vengono mostrate delle individualità adulte, ma ancora scisse.
Viene fatta la scelta di un realismo magico che parla dei traumi che non si ha l’età per gestire, c’è un grottesco che parla della ricerca di un futuro scintillante con la partecipazione al talent show a cui le madri portano le figlie. È tutto forte ed eccessivo, come lo sono molte sensazioni da adolescenti.
Se vi piacciono le storie che parlano di adolescenza potreste anche…
leggere: “Di cosa sono fatte le ragazze“, di Elana K. Arnold, che ho scoperto grazie alla scrittrice Erika Casali
“Casa dolce casa”di Ana Reyes e “La cocca” di Catherine Chidgey
Sono due romanzi da leggere se amate i thriller psicologici di qualità.
“Casa dolce casa” e “La cocca” sono i romanzi per voi, se volete entrare in una storia che non lascerete andare. Le carte non si svelano fino a poco prima della fine: quando c’è una voce unica, ogni storia sembra narrata per la prima volta.
“Casa dolce casa” è un romanzo stratificato, con tante storie in una, che vi metteranno nella condizione di non sapere più cosa – e a chi – credere. “La cocca” è un romanzo che muta forma lasciando la vecchia pelle davanti ai vostri occhi come un serpente.
“Maya è nel salotto di casa ma anche dentro il film, e prova le stesse emozioni della sua infanzia, quando ancora non c’era scarto tra magia e realtà.Dev’essere questo che provano i credenti, nel pensare all’Eden – la nostalgia del tempo prima di sapere che erano nudi, quando le conversazioni con Dio erano la norma. Maya si strugge dal desiderio di un tempo come quello, non per evadere dalla realtà – la realtà va benissimo – ma perché in lei è un fatto congenito. È nella sua natura – alcuni nascono così – desiderare un mondo più magico.”
“E non era questo il mio più grande desiderio? Non avevo forse sognato che la signora Price mi chiedesse di fare una commissione per lei, o di aiutarla a riordinare l’aula dopo le lezioni? Tutti i giorni le sue preferite – le sue cocche – si fermavano dopo l’orario a sbattere i cancellini , a chiudere le finestre in alto con le corde lunghissime che arrotolavano attorno ai ganci per evitare che qualcuno si strozzasse. Quelle davvero fortunate venivano incaricate di andare nei negozi durante l’intervallo del pranzo a ritirare oggetti per la signora Price: il bucato del lavasecco, le medicine, i barattoli di frullati dietetici in polvere che ti facevano sentire piena.”
Se vi piacciono i (bei) thriller psicologici che si focalizzano su relazioni tra i personaggi ingarbugliate e su temi profondi potreste anche…
The party, film di Sally Potter
“La storia di Lisey” di Stephen King
«Lei, serissima, aveva annuito. “Tutto lo stesso.”“Non capisco che cosa intende.”Naturale che non capisse. Era lessico coniugale. Quante volte Scott aveva fatto allegramente ritorno a casa gridando: “Ehi, Lisey, sono arrivato… Tutto lo stesso?” Intendendo tutto bene, tutto a posto. Ma come tutte le frasi in codice (Scott glielo aveva spiegato, ma lei già lo sapeva) conteneva un sottinteso. Un uomo come Woodbody non avrebbe mai afferrato il sottinteso di tutto lo stesso. Avrebbe potuto star lì tutto il giorno a spiegarglielo e ancora non avrebbe capito.[…] “Non fa niente”, aveva risposto al professor Woodbody quel giorno di cinque mesi prima. “Avrebbe capito Scott.”»
Sono passati circa due anni da quando Scott ha lasciato Lisey. Lei a tratti ancora non gli perdona di averle tirato quel brutto scherzo, morendo e lasciandola da sola con tutti quei ricordi.
E con tutti quei manoscritti: che Scott sia davvero stato in grado di formulare un messaggio per lei con cui salvarla da una minaccia del presente, e che in questo siano misteriosamente comprese anche le sue sorelle?
Il linguaggio di un matrimonio.
L’amore e anche i momenti bui in cui si pensa che sarebbe stato meglio non essersi mai incontrati.
Un’unione che all’inizio si basa anche sullo scappare dalle famiglie di origine, ma poi cresce e diventa qualcosa di unico.
Il lutto e i ricordi, il passato e il presente di chi resta.
La scrittura come forma di pazzia di chi sa ancora tornare ai sogni dell’infanzia.
Lo scorrere del tempo e come nemmeno questo sia oggettivo.
Un romanzo immenso e sfaccettato, temi del Re che tornano ma che suonano una melodia diversa a seconda delle età della sua vita e degli argomenti diversi con cui si intrecciano.