Buongiorno a tutti!
Di recente mi è stato chiesto spesso, tanto in interviste quanto da chi mi scrive per uno dei miei percorsi o ne legge sui social, cosa significhi dire che sono facilitatrice in Libroterapia umanistica. Per la mia formazione (sono laureata in Filosofia) è un altro modo per dire che porto nei miei percorsi lo sguardo filosofico che si domanda sempre il perché delle cose.
Per questo ho deciso di raccontarvi oggi in quest’articolo cosa sia la Libroterapia, quale sia la distinzione tra clinica ed umanistica, cosa si possa trovare in un percorso di Libroterapia e molto di più.
Siete pronti? Cominciamo 🙂
Chi sono
Se magari foste capitati per la prima volta sul mio sito, mi presento.
Mi chiamo Chiara Sinchetto e creo percorsi culturali tra letteratura e filosofia.
Nel 2021 ho scritto recensioni in ottica libroterapica sul portale Libroterapia.net di Rachele Bindi, psicologa, psicoterapeuta ed esperta in libroterapia con cui mi sono formata.
Nei miei percorsi troverete un approccio di libroterapia umanistica, nello specifico filosofica.
In quest’articolo parleremo di:
- Che cos’è la Libroterapia?
- Come si svolge un percorso di libroterapia
- Come sviluppare un percorso di libroterapia
- Un percorso di libroterapia può fare al caso tuo?
- Cosa posso fare per te
Che cos’è la Libroterapia?
Era il 2019 e mi sentivo confusa.
Facevo ancora il mio precedente lavoro, andava bene ma avevo deciso che era arrivato il momento di trovare un contenitore che unisse i miei studi, la passione e le competenze nel lavoro con i romanzi.
Ed è allora che mi sono imbattuta in Rachele Bindi, psicologa e psicoterapeuta che gestisce ormai da anni percorsi di libroterapia individuale e di gruppo.
Da lì a scriverle per una formazione personalizzata, per me che non ero psicologa o psicoterapeuta ma laureata in filosofia, con una gran voglia di unire l’approccio filosofico all’utilizzo di romanzi nei percorsi, è stato un passo. Così come ad unire questo approccio con ulteriori competenze e formazioni, come quella da editor che mi permette di focalizzarmi sugli elementi delle storie e di portarli alla luce con il lettore o la lettrice che ho davanti, riflettendo insieme sul proprio percorso tra le pagine, in unione alla promozione della lettura e ad un approfondimento speciale sull’horror e sulla letteratura per ragazzi. Puoi scoprire di più di me e del mio percorso formativo e di esperienza anche qui.
Ho così imparato che cos’è la Libroterapia: un metodo che parte dalla lettura di romanzi per promuovere il benessere psicologico e/o la crescita personale.
Il mio e/o sta ad indicare che la Libroterapia, in quanto metodo, si applica in contesti differenti e separati:
- la libroterapia clinica è utilizzata da psicologi e psicoterapeuti;
- la libroterapia umanistica è utilizzata da facilitatori.
Grazie alla Libroterapia, la lettura può così diventare parte:
- di un percorso psicologico e/o psicoterapico, pertanto in un contesto di cura propriamente detto;
- di un percorso educativo in diversi contesti possibili e con obiettivi differenti.
La lettura, nella libroterapia, diventa così un modo per andare oltre rispetto alla singola storia che leggiamo, per trarne spunti per la propria crescita di individui, che sia in un contesto di cura con la libroterapia clinica o in uno orientato alla crescita personale come per la libroterapia umanistica.
Come si svolge un percorso di libroterapia
Qui posso ovviamente parlare per quanto riguarda un percorso di libroterapia umanistica con me.
Che sia un percorso individuale oppure di gruppo, la costante per me è partire da:
- il questionario: nei percorsi individuali parto da qui, con numerose domande che vanno dai propri gusti di lettore, al ritmo di lettura e al modo di interpretare quello specifico tema, per arrivare a redigere una bibliografia da toccare nel nostro percorso.
- la bibliografia: nei percorsi di gruppo parto da qui, dai libri che ho letto e che credo dialoghino tra loro in un percorso che ad esempio problematizza la figura femminile e la sua fioritura nel contatto con un mondo fantastico. Arrivo in seguito al questionario, che invio agli iscritti per conoscerli meglio e, anche se la bibliografia ed il programma, a differenza che nei percorsi individuali, sono già fissati, lo uso per modellare gli incontri il più possibile su chi ho davanti.
E poi, di incontro in incontro, si legge.
Nei percorsi individuali do un ventaglio di possibili romanzi tra cui scegliere di volta in volta e nei percorsi di gruppo assegno una lettura principale ed alcune facoltative, per chi fosse un lettore particolarmente vorace e veloce.
In un percorso di libroterapia umanistica con me, ciò che si fa è proprio un percorso da A (il primo libro) a B, o C o D, dove le lettere rappresentano le letture successive, tante quante sono la voglia ed il tempo di scavare e di spingersi oltre del singolo.
Assegno degli esercizi, fornisco spunti ulteriori, così da uscirne sempre con una mole di libri da leggere anche dopo la fine del percorso.
Riflettiamo e colleghiamo, con gli strumenti della filosofia che problematizza, si chiede sempre il perché, va a fondo nello scavare nelle cause, nel pregresso, nei collegamenti infiniti che si creano.
In un percorso di libroterapia umanistica con me si sgranchisce la mente, si ritrova freschezza e voglia di leggere: alla filosofia unisco tematiche di promozione della lettura, in modo da ritrovare da adulti o da più piccini voglia, tempo e soprattutto il piacere di leggere, insieme ad un motivo che sia personale e motore di tutte le letture di romanzi che verranno.
L’importante è uscirne con:
- molte più domande di quando si è iniziato, che corrispondono allo sgretolarsi di false certezze del nostro sguardo sul mondo e su di noi;
- una pila di libri ancora da leggere mica da ridere;
- collegamenti e spunti a cui avrete dato soltanto il via: un praticare la meraviglia costante, ovvero il non dare più per scontate molte cose;
- una rinnovata voglia di leggere romanzi.
Come sviluppare un percorso di libroterapia
In molti si chiedono come e dove fare formazione in libroterapia, ovvero come imparare la metodologia libroterapica da utilizzare nel proprio lavoro, se con corsi online o in presenza, e così via.
Anche qui mi limiterò a parlarvi di ciò che so per esperienza personale.
Io ero in cerca di un modo per unire la mia laurea in Filosofia (duplice, come ho raccontato :P) con la formazione che ruota intorno ai romanzi e che svolgo da sempre, insieme alle mie letture appassionate.
Fare collegamenti tematici, andare al nucleo di ciò che tratta un romanzo dal punto di vista dei personaggi, dell’idea di mondo sottesa nel testo è qualcosa che mi appassiona e fa parte dei miei studi filosofici: ha trovato così uno sbocco nei miei percorsi.
A questo si sono poi unite nuove formazioni e sguardi che ho coltivato negli anni, come racconto in quest’articolo, unendo filosofia, promozione della lettura e una riflessione sugli elementi delle storie che fanno parte del mio bagaglio peculiare.
Un percorso con me può fare al caso tuo?
In conclusione, intraprendere un percorso con me, che sia individuale o di gruppo, può fare al caso tuo se:
- hai voglia di indagare un tema e di ribaltare, in alcuni casi, le tue prospettive iniziali attraverso la lettura di uno o più romanzi;
- sei consapevole del fatto che ci sarà da lavorare ed è un investimento di tempo, per renderlo pieno, fruttuoso e piacevole;
- possiedi apertura mentale e parti sempre dal rispetto per le idee altrui, anche quando non sei d’accordo;
- hai voglia di farti domande con l’aiuto della filosofia;
- vuoi ritrovare il piacere della lettura, attraverso i libri giusti proprio per te;
- ti ispira l’idea di una guida che unisca: lo sguardo della filosofia, la riflessione sugli elementi delle storie dal mio ruolo di editor, la promozione della lettura
Ti piacerebbe entrare sempre di più in questa visione di libri e film come porte d’ingresso per le tue riflessioni, con letture tematiche?
Ti lascio un regalo.
Si tratta di un pdf in cui troverai un cambio di prospettiva alla ricerca di un modo differente per scegliere il libro giusto per te. Ti porto un assaggio della visione che sperimentiamo nei miei percorsi tra letteratura e filosofia.
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La foto è di Matteo Pettenuzzo