Buongiorno a tutti!
Oggi voglio parlarvi di quattro libri capaci di scaldare il cuore in tempi incerti.
Sono tempi in cui occorre far leva su tutta la speranza e la progettualità che riusciamo a raccogliere, in cui bisogna rinnovare programmi e dar prova di spirito d’adattamento.
Possiamo farlo più facilmente, se chiudiamo (o iniziamo) la nostra giornata con un bel libro, soprattutto se appartiene alla letteratura per ragazzi, da prescrivere anche agli adulti ;).
E le numerose presenze infantili che rimandano davvero alla camera emblematica di un giardino d’infanzia massmediologico, rammentano l’esigenza di conservarsi curiosi e pronti ad aderire ad ogni stimolo. Il flusso ininterrotto della comunicazione si calma quando è attraversato da griglie e quando è tagliato da occasioni che possano esplorarne lo spessore. Dietro un horror attualissimo c’è una fiaba antica; uno strumento futuribile rimanda a media da sempre usati; i cinefili dispiegano la loro voluttà su pellicole dense di citazioni. Il bambino nel film, davanti alla televisione, dentro la moda, racchiuso dalle mostre tematiche a lui dedicate, ci rammenta che il futuro ha remote radici nel passato.
(tratto dalla quarta di copertina di “La «camera» dei bambini. Cinema, mass media, fumetti, educazione” di Antonio Faeti, edizioni Dedalo, 1993)
I Peanuts
Durante il periodo dell’università avevo l’abitudine di andare a studiare in biblioteca con amici e compagni di corso.
Io e Francesca eravamo amiche dai tempi del liceo, avevamo scelto due facoltà diverse ma, vivendo entrambe a Moncalieri, ci capitava spesso di darci appuntamento per lo studio proprio nella biblioteca Arduino.
Quei pomeriggi fatti di pagine da macinare, risate, caffé e spuntini alla macchinetta sono marchiati nella mia memoria e con essi, la vignetta dei Peanuts appesa dietro al banco prestiti, davanti alla quale dovevamo sempre sforzarci di trattenere le risate.
I Peanuts trattano delle nostre insicurezze (grazie al complessatissimo Charlie Brown), di come si possa essere saggi e allo stesso tempo lasciarsi andare al divertimento (Snoopy), delle nostre coperte pratiche ed emotive (Linus) e tanto di più.
I Peanuts sono adatti ad ogni età: hanno in sé tutta la profondità di una visione della vita come luogo in cui non arrendersi, e ci danno al tempo stesso il divertimento che rende impossibile non sorridere leggendo e il calore dei sentimenti di cui abbiamo bisogno soprattutto oggi.
Tempesta
Da quando ho letto quest’articolo su Milkbook ho capito che questo meraviglioso albo illustrato doveva essere mio.
Sfogliarlo, anche in questi giorni in cui non posso ahimè vedere Rufus, mi dà un conforto incredibile.
Un albo che parla dei tempi giusti da lasciare all’altro per avvicinarsi, della forza che c’è nel provare ad aprire il cuore ancora una volta dopo essere stati abbandonati, della possibilità sempre presente dei nuovi inizi, della cura e dell’attenzione alle piccole cose che chi ha un cane conosce da vicino.
Le streghe
Sono appena riuscita a vedere, noleggiandolo su Amazon Prime Video, il film di Robert Zemeckis appena uscito tratto da Le streghe di Roadl Dahl.
Posso dire che ha soddisfatto in pieno le mie aspettative: c’è Dahl, lì dentro, c’è tutta la sua poetica del mondo in cui puoi trovare una fabbrica di cioccolato accanto ad un mattatoio.
Scalda il cuore perché dice la verità, non edulcora, e allora anche l’amore tra nonna e nipote non è melenso ma struggente e tenerissimo.
I lutti fanno parte della vita e un lieto fine consolatorio non è garantito, ma c’è chi ti riscalda e c’è tutto il coraggio di mettere in scena, intatto nei suoi principi come dice anche quest’articolo di Il giorno degli zombi, un libro coraggioso da rileggere ieri come oggi.
Favole al telefono
Come ricorda Ibby, il 23 ottobre è stato il centenario di Gianni Rodari.
https://www.ibbyitalia.it/2020/10/21/buon-compleanno-gianni-rodari/
Grazie a quest’articolo di Milkbook potete avere una prima idea di quanti libri di Rodari siano stati pubblicati.
Per me resterà sempre l’autore di Favole al telefono, che credo sia stato uno tra i libri che ho riletto più volte quando ero piccina.
Potete scegliere questo o un altro libro di Rodari per scoprire quanto ciò che appare semplice nelle sue storie abbia una profondità che consente molteplici livelli di lettura.
Ai bambini non è risparmiata da Rodari la durezza e l’ingiustizia della vita, così come fa anche Dahl: nonostante questo, in li c’è tutto l’entusiasmo propulsivo che consente di rimboccarsi le maniche e continuare a fare e sperare.
Come racconta Faeti in quest’articolo del Corriere:
La bella notizia è che ora potete anche ascoltarle :).
Un’ultima cosa: non sottovalutate l’incredibile conforto che dà tenervi vicino i vostri libri del cuore in carne ed ossa (o farei meglio a dire in carta e colla :P).
Teneteli sulla scrivania in bella vista, portateli in borsa nelle poche uscite che ci sono consentite, lasciateli sul comodino per dar loro un ultimo sguardo prima di addormentarvi e sfogliare qualche pagina.